Comparto bacini, la gara è partita
L'Autorità di Sistema ha consegnato le lettere di invito
Finalmente ci siamo. La gara per l’assegnazione del comparto dei bacini di carenaggio è ufficialmente ripartita. Nella giornata di ieri dall’Autorità di Sistema di Livorno sono partite le Pec con l’invito ai due concorrenti: l’Ati dei riparatori navali livornesi guidata da Jobson Group e Azimut Benetti. I due concorrenti hanno tempo sino al 20 di gennaio per presentare la documentazione richiesta e tra questa il piano degli investimenti e di riqualificazione dell’area.
La riapertura della gara arriva dopo un periodo lunghissimo che aveva visto il blocco del bacino galleggiante per l’incidente alla nave Urania e il degrado del magnifico bacino in muratura.
Con il provvedimento notificato ieri riprende la speranza che le riparazioni navali possano presto tornare ad avere un peso concreto nell’economia della città, portando commesse e posti di lavoro. La richiesta di queste strutture in Italia è altissima.
Ma questa non è l’unica novità della giornata di ieri. L’AdSP ha infatti avviato a tempo di record un’asta pubblica per la demolizione di due gru portuali fuori servizio, che si trovano rispettivamente sulla banchina 76 e sulla banchina 78 del porto di Livorno. Le due macchine di sollevamento sono pericolanti e per ragioni di sicurezza dovevano essere demolite da diversi anni. La rimozione di queste gru, in particolare quella della 76, consentirà di restituire la banchina alla sua destinazione pubblica, nell’attesa che si assegni la gara per i bacini.
La ripartenza del comparto ha un grande valore per la città: porta nuova ricchezza da fuori alla città ed è una occasione per riqualificare disoccupati “over” della meccanica; crea inoltre i presupposti per avviare i giovani alle professioni della meccanica navale e della manutenzione ad alta tecnologia, finora destinati a cercar lavoro fuori città.