Cronaca 5 Luglio 2017

Compro oro e gioiellieri, cambia la norma. “Serve iscrizione ad un registro che non c’è”

Maria Galli, presidente provinciale di Fedepreziosi Confcommercio cerca di fugare le preoccupazioni di gioiellieri e orafi labronici, “ma ad oggi questo registro non esiste”

CAMBIA LA NORMATIVA PER COMPRO ORO E GIOIELLIERI PER L’ACQUISTO DI ORO USATO. NECESSARIA L’ISCRIZIONE A UN REGISTRO DEGLI OPERATORI

Ma ad oggi questo registro non esiste”. Maria Galli, presidente provinciale di Fedepreziosi Confcommercio cerca di fugare le preoccupazioni di gioiellieri e orafi labronici”.

Da oggi 5 luglio 2017 entrano in vigore le nuove disposizioni che disciplinano la compravendita e la permuta di oggetti preziosi usati, come previsto dal Decreto Legislativo 2017 n. 92 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 giugno 2017) nell’intento di rendere tracciabile ogni passaggio di proprietà di tali oggetti.

Cosa cambia per i Compro Oro e per i gioiellieri?

La nuova normativa di cui Federpreziosi si sta occupando a livello nazionale, prevede l’istituzione di un registro degli operatori, ai quali dovranno iscriversi i compro oro professionali e gli operatori professionali in oro, nonché l’obbligo di identificare il cliente e descrivere, anche mediante documentazione fotografica, l’oggetto prezioso scambiato.

Per garantire la piena tracciabilità delle operazioni di acquisto e vendita dell’oro i compro oro saranno inoltre obbligati a dotarsi di un conto corrente dedicato alle transazioni finanziarie eseguite in occasione di tali operazioni. Il negoziante dovrà anche annotare l’eventuale cessione dell’oggetto a fonderie e conservare due fotografie del prezioso acquisito.

Il decreto cambia anche la soglia per l’uso del contante ammesso per i preziosi usati, che si abbasserà da 1.000 a 500 euro.

Maria Galli, presidente provinciale Federpreziosi Confcommercio, che si trova a rispondere ai numerosi quesiti posti dagli operatori del settore alla struttura di via Serristori e nelle sedi della provincia, affronta i problemi insiti nella nuova normativa e nella tempistica dell’iter legislativo.

Le nuove disposizioni che disciplinano la compravendita e la permuta di oggetti preziosi usati nascono nell’intento di rendere tracciabile ogni passaggio di proprietà – premette la Galli.

In realtà, il decreto avrebbe dovuto finalmente regolamentare i compro-oro, che nell’usato hanno il loro unico business. Invece il Governo ha compreso tutte le attività di commercio di preziosi – non solo i compro-oro, nella nuova disciplina. Non si distingue insomma tra i soggetti che svolgono prevalentemente attività di compra vendita di oggetti preziosi usati e chi svolge tale attività in maniera del tutto occasionale, in proporzioni minime, per i quali si tratta, nella stragrande maggioranza dei casi di un servizio reso al cliente: permuta di oggetti obsoleti con gioielli più attuali o, attraverso interventi di carattere artigianale, di loro trasformazione in nuovi

“L’impianto sanzionatorio, poi – continua la Galli – è del tutto sproporzionato: si va da una multa da 1.000 a 10.000 euro per l’omessa identificazione del cliente, si arriva ai 50.000 euro per l’omessa segnalazione di operazione sospetta”. Per l’esercizio abusivo dell’attività di compro oro senza iscrizione al Registro nazionale si rischia la reclusione.

Ci sentiamo comunque di rassicurare, per il momento gli esercenti della provincia di Livorno: la norma, oltre a essere confusa, è anche incompleta, perché manca il decreto attuativo e il Registro al quale dovranno iscriversi gli operatori non esiste ancora. Vi informeremo- conclude Maria Galli – sui prossimi sviluppi tramite i nostri canali.”