Politica 29 Marzo 2022

Concluso il congresso del PCI, “Il partito luogo dell’unità comunista”

PCI TOSCANA: SI È CONCLUSO IL CONGRESSO NAZIONALE DEL PCI. IL NOSTRO PARTITO LUOGO DELL’UNITÀ COMUNISTA E SPONDA DEL CONFLITTO SOCIALE

Concluso il congresso del PCI, Il partito luogo dell'unità comunistaLivorno 29 marzo 2022

Domenica si è concluso il 2⁰ Congresso Nazionale del PCI – Partito Comunista Italiano. Tre giorni durante i quali, nel bello scenario del Cinema “4 Mori” e del Palazzo dei Portuali di Livorno, più di duecento delegati e delegate hanno discusso su come “Ricostruire il PCI, unire i comunisti entro un fronte della sinistra di classe per uscire dalla crisi”.

Non è un caso se abbiamo scelto Livorno. In quella città operaia il Partito Comunista d’Italia nacque il 21 gennaio del 1921. Nella lotta antifascista e per un quarantennio nel dopoguerra il PCI è stato alla guida delle masse popolari di Livorno e del governo cittadino, con il voto della maggioranza assoluta dei livornesi.

Questo congresso nazionale ha visto un Partito più maturo, che rispetto al congresso precedente è cresciuto lentamente ma costantemente.

La pandemia da Covid-19 ha cambiato profondamente la nostra vita quotidiana e innescato una crisi economica internazionale di vaste proporzioni. Le politiche del Governo Draghi e la sua gestione dei fondi del PNRR segnano un salto di qualità nella ridefinizione in senso reazionario e anticostituzionale degli equilibri di potere.

Il ritorno della guerra in Europa sta già cambiando profondamente – e lo farà ancora di più in futuro – l’assetto continentale e gli equilibri geopolitici mondiali.

In questo quadro il conflitto in corso, che si combatte fra potenze capitalistiche; si caratterizza come una guerra contro i lavoratori ed i ceti popolari, che ne stanno pagando il prezzo umano ed economico.

E ciò in un clima di corsa al riarmo e di folle esaltazione militarista e antirussa da parte dei media e di quasi l’intero arco politico, con il PD alla testa.

È basandosi su questo quadro che si è svolto il nostro congresso, nella convinzione che il nome e il simbolo del PCI non sono una coperta di Linus alla quale attaccarsi, ma la rappresentazione grafica di una storia piena di futuro.

Il PCI ambisce a diventare la sponda politica di un movimento dei lavoratori e popolare da ricostruire.

Persegue, nel pieno rispetto dell’autonomia e della visibilità dei diversi soggetti; l’unità d’azione con i partiti e i movimenti che si ispirano al comunismo e che si propongono di dare rappresentanza politica alla classe lavoratrice.

Riportare la questione comunista nella politica italiana ed essere il fulcro di un’alternativa di sistema che rimetta all’ordine del giorno un progetto di superamento del capitalismo e di transizione al socialismo.

Per questo il PCI è nato nel 2016, rilanciando un simbolo e un nome gloriosi che altri vollero cancellare.

Ringraziamo le compagne e i compagni della Federazione di Livorno per il lavoro preparatorio e la gestione organizzativa dei tre giorni congressuali. Grazie a tutti i compagni delle altre Federazioni toscane, della sicurezza, all’organizzatore nazionale Patrizio Andreoli.

Tutti insieme sono stati la nostra colonna portante in questi giorni, punti di riferimento per tutto il partito.

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