Condizionatori rotti da un anno al NAS di Livorno: “Ora è emergenza”. La denuncia di Unarma
Temperature fino a 38 gradi, umidità insopportabile, e nessuna risposta concreta da oltre un anno. È la denuncia della Segreteria Regionale Toscana di Unarma ASC, che torna a segnalare le gravi condizioni climatiche in cui sono costretti a lavorare i militari del Nucleo Carabinieri Antisofisticazione e Sanità (NAS) di Livorno.
Già nel 2023 il sindacato aveva sollevato l’allarme, evidenziando criticità ambientali gravi con temperature interne fino a 35°C e impianti di climatizzazione non funzionanti. A distanza di dodici mesi, nulla è cambiato. Anzi, la situazione è peggiorata; «questa estate si registrano anche 38 gradi negli uffici – si legge nel comunicato – in ambienti inadeguati e al limite della sopportazione fisica».
Unarma sottolinea come neppure soluzioni temporanee, come l’installazione di condizionatori portatili, siano state prese in considerazione, nonostante previste in situazioni di emergenza e già richieste nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008).
Una contraddizione dolorosa, considerando che il NAS è un reparto dell’Arma deputato alla tutela della salute pubblica.
«Eppure – accusa il sindacato – nessuno sembra preoccuparsi della salute di chi ci lavora ogni giorno per garantire quella dei cittadini».
Il silenzio delle istituzioni è definito «inaccettabile» da Unarma, e la disattenzione verso il benessere del personale è ritenuta
non solo una violazione di diritti basilari, ma un danno alla stessa efficienza operativa del reparto.
“Gli interventi non sono più rinviabili”, conclude il sindacato, chiedendo ancora una volta un’azione urgente e concreta per ristabilire condizioni di lavoro dignitose e sicure per gli operatori.