Confcommercio, Bani: “Assenti dal decreto sostegni palestre e associazioni sportive”
Bani di Confsport Confcommercio: “Il settore va sostenuto con misure specifiche. Bonus wellness come per turismo, terme e monopattini”.
Dopo il decreto festività e le successive misure governative nonché il grave riacutizzarsi dei contagi, le imprese della convivialità e del tempo libero sono in attesa della pubblicazione del decreto interministeriale del Ministro dello Sviluppo economico e del Ministro dell’economia e delle finanze pensato per sostenere le aziende che hanno dovuto chiudere totalmente o parzialmente l’attività.
Il decreto sostegni attualmente in fase di pubblicazione sulla Gazzetta riporta i codici ATECO beneficiari del contributo: wedding, intrattenimento, organizzazione di feste e cerimonie, hotellerie-restaurant-catering, piscine.
Sport, palestre e associazioni sportive non ci sono.
“Dobbiamo tornare a ricordare alle istituzioni dell’esistenza del settore sportivo, non chiuso per decreto, ma ugualmente ripiombato nel clima di un lock-down di fatto” afferma il presidente di Confsport Confcommercio Livorno Damiano Bani.
“Tra le quarantene preventive o per Covid, timore dei contagi, limitazioni agli spostamenti di chi non possiede il super green pass, palestre, associazioni e imprese sportive del nostro territorio hanno visto crollare di oltre il 60% gli accessi alle strutture. Strutture che tengono aperto a pieno regime per non perdere anche gli sparuti frequentatori, e che a pieno regime pagano affitti, bollette, personale qualificato, sanificazioni. I costi fissi sono normalmente gravosi nei nostri ambienti, ma oggi, con l’incremento delle utenze al 40%, il sistema non è più economicamente sostenibile: centinaia di imprese ed associazioni sportive rischiano il fallimento e i loro collaboratori la perdita del posto”.
Con i costi esplosi e la nettissima diminuzione delle iscrizioni i sacrifici affrontati nei 10 mesi di chiusura forzata e nei successivi periodi di aperture contingentate rischiano di essere vani.
“Nuovi ristori e nuove moratorie creditizie e fiscali sono urgentissimi, insieme a un
ulteriore ciclo di Cassa Covid, con risorse aggiuntive rispetto ai fondi individuati in legge di bilancio” afferma Bani. “Ma piccole misure emergenziali non possono essere sufficienti per salvare dalla rovina un settore che, oltre a dare lavoro a tanti professionisti preparati, opera in favore della salute e del benessere individuale”.
Le richieste di Confsport Confcommercio Livorno:
• inserire i codici ATECO del settore sportivo nei provvedimenti in favore delle imprese in crisi
• instituire un bonus wellness come è stato fatto per terme, monopattini, strutture ricettive
• credito d’imposta/aiuti su spese di sanificazione
• aiuti su canoni di locazione e spese fisse di energia e acqua
• fondi perduti proporzionali al mancato flusso economico
• contributi ai collaboratori delle nostre strutture
• sospensione e rateizzazione tasse e tributi
• moratorie bancarie.