Confcommercio: “Giani ci sostenga, le nostre imprese devono sopravvivere”
Livorno 15 dicembre 2020 – “Giani ci sostenga: le nostre imprese devono sopravvivere”
Confcommercio si appella al presidente regionale per l’immediato passaggio alla “zona gialla”, risarcimento dei danni, cancellazione di ogni forma di imposizione fiscale 2020, applicazione dei rating bancari 2019, provvedimento sui canoni di locazione
“Forse il governo non lo capisce, ma per una piccola attività ogni giorno perso è un ulteriore passo verso la chiusura definitiva.
Se il governo nazionale non si assume la responsabilità di farci riaprire, chiediamo al presidente regionale di imporsi con un provvedimento che ci permetta di lavorare”.
Il direttore provinciale Confcommercio Federico Pieragnoli fa eco alle richieste della Confcommercio regionale nel chiedere l’immediato passaggio alla “zona gialla” o comunque una norma che consenta anche ai pubblici esercizi di lavorare.
Elenca inoltre altri quattro punti urgentissimi per la sopravvivenza delle imprese:
“risarcimento dei danni causati dalla pandemia alle attività commerciali; cancellazione di ogni forma di imposizione fiscale relativa al 2020; applicazione dei rating bancari 2019; provvedimento che modifichi l’attuale disciplina delle locazioni commerciali, escludendo l’ipotesi di sfratto per inadempienza, e rinegoziazione dei canoni di locazione su parametri adeguati all’attuale situazione”.
La presidente Francesca Marcucci chiede:
“Con solo 3 o 4 mesi di lavoro in tutto l’arco del 2020 come sarà possibile far fronte agli impegni di un intero anno?
Anche le banche dovranno tenerne conto, per questo chiediamo che le nostre imprese siano valutate con i rating del 2019 e non quelli di questo terribile 2020.
Come verremo indennizzati per i danni che derivano da fattori esterni, del tutto indipendenti dalle nostre responsabilità?
Siamo di fronte a un orizzonte futuro molto peggiore di quanto si immagina a Roma, con conseguenze a cascata su tutta la società.
Chiediamo solo di lavorare rispettando tutte le norme di igiene e sicurezza, il governatore ci ascolti”.