Confcommercio, Pieragnoli e “le misure post-covid disattese dal Comune”
Livorno 20 luglio 2020 – Confcommercio fa il punto della situazione sulle misure promesse dall’Amministrazione che non hanno ancora trovato applicazione
“Le palestre rischiano la chiusura, i potenziali clienti dei negozi non possono parcheggiare in centro, ma le soluzioni tardano ad arrivare”
“La disponibilità ad aiutare le imprese durante il post-covid era stata molto alta” – esordisce il direttore provinciale della Confcommercio Federico Pieragnoli – ma evidentemente il Comune di Livorno sta trovando ostacoli di natura burocratica, o sicurezza, o non so che altro.
Siamo al 17 luglio; le palestre, le associazioni e società sportive di Livorno attendono ancora il via libera per organizzare i corsi estivi all’aperto su parchi e spazi pubblici.
Più di un mese e mezzo fa questa esigenza era stata presentata direttamente dagli sportivi al sindaco Salvetti. Non ci era sembrato che arrivare a una quadra sarebbe stato complicato.
Per iscritto Confsport Confcommercio aveva anche elencato alcune zone comunali adatte all’utilizzo sportivo – e al mantenimento della distanza interpersonale tra gli atleti.
Confsport si impegnava a garantire protocolli di sicurezza nonché a fornire un calendario dettagliato delle attività sportive, per non intralciare in nessun modo la fruizione degli spazi da parte dei altri visitatori e frequentatori. l’associazione scrivente possa periodicamente fornirVi potrebbe garantire una miglior e più rapida ripresa delle associzioni e società che operano nel settore sportivo.
Perché non si è dato seguito a una misura che avrebbe accelerato la ripresa economiche di tante piccole realtà?
Il contagio fa meno paura, ma non si creda che la crisi morda di meno. Cosa devono fare le piccole palestre per riprendere a lavorare in serenità?”
E Confcommercio rivolge al Comune domande simili anche per gli stalli blu.
Sui parcheggi, secondo Pieragnoli, l’amministrazione aveva ben iniziato, ma evidentemente non era a metà dell’opera.
“Siamo molto lontani da quanto richiesto dalle imprese per tramite di Confcommercio, questioni già affrontate a gennaio con l’amministrazione comunale, che aveva convenuto sulla necessità di alcune modifiche al sistema della sosta.
Dopo il lockdown e il crollo dei fatturati sembrerebbe l’ora di fare qualche scelta che favorisca il tessuto economico cittadino”.
Cosa aveva chiesto Confcommercio?
“L’abolizione degli stalli blu all’interno delle zone a traffico limitato e in determinate aree, la trasformazione dell’ex parcheggio ATL per favorire la sosta a pochi metri dal nostro lungomare, il frazionamento della tariffa della prima nel centro città, l’abbassamento delle tariffe orarie, il ripristino dei permessi per albergatori e commercianti all’interno delle zone a traffico limitato.
Gli imprenditori ci credono ancora”.