Congedo per figli anche ai lavoratori privati, c’è una proposta di legge
Livorno 31 maggio 2024 – Congedo per figli anche ai lavoratori privati, c’è una proposta di legge
“L’istituto del congedo per malattia del figlio è fondamentale per garantire la conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro, sostenere le famiglie e promuovere la natalità.
È uno strumento sempre più importante per tutelare l’occupazione femminile, ma anche per ridurre i fenomeni di discriminazione di genere nel mercato del lavoro. Tuttavia, è necessario che il periodo di congedo sia anche ben retribuito, e che non esista una discriminazione tra lavoratori del settore pubblico e privato.
Per questo ho presentato una proposta di legge che equipara le tutele dei lavoratori, garantendo a tutti il diritto alla genitorialità”. Lo scrive la deputata Chiara Tenerini, Responsabile nazionale Lavoro di Forza Italia.
“Il benessere delle famiglie e la qualità della vita dei lavoratori – prosegue – sono essenziali per il progresso sociale ed economico della società.
Con questa proposta di legge sarà possibile equiparare le tutele spettanti ai lavorati del settore pubblico e del settore privato in caso di malattia del figlio minore di tre anni.
In questo modo si elimina la discriminazione ad oggi esistente prevedendo, anche per i lavoratori privati, il diritto a una retribuzione pari al 100%, con un limite massimo di 30 giorni all’anno, da dividere tra entrambi i genitori.
Si prevede, in particolare, che i primi 30 giorni di congedo, spettanti dopo quello di maternità/paternità obbligatorio, siano interamente retribuiti per ciascun anno del figlio fino al compimento del terzo anno di età.
I 30 giorni annuali, interamente retribuiti, dovranno essere computati sempre con riferimento agli anni di vita del bambino sommando i giorni di congedo di ciascuno dei genitori e potranno essere fruiti sia in modo continuativo che frazionato. In questo modo – conclude Tenerini – potremo ripartire in maniera ancora più equa il carico di lavoro domestico e di cura della famiglia e dei figli tra entrambi i genitori, senza distinzioni tra lavoro pubblico e privato, facendo compiere un ulteriore passo in avanti alla nostra società”