Appuntamenti 19 Marzo 2018

Consegna del Capperuccio, la cerimonia in Duomo. Foto

Rievocazione storica a 412 anni dall’elevazione di Livorno a Città

Si è svolta in Duomo al termine della Messa officiata da Mons. Mollica

Si è celebrato  domenica 18 marzo il Compleanno di Livorno, ovvero l’anniversario dell’elevazione di Livorno a Città avvenuta il 19 marzo del 1606.

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Promossa dall’associazione culturale “La Livornina” insieme al Comune di Livorno, la cerimonia si è svolta in Duomo alle ore 10.30 con la celebrazione della Messa officiata dal Rettore della Cattedrale, Mons. Mollica.

Al termine, come da tradizione si è svolta alla presenza alla presenza dell’assessore Francesco Belais, la rievocazione storica dell’evento.

Nel febbraio 1606 in occasione della consacrazione della chiesa di San Francesco (Duomo) a chiesa Maggiore, il Borromei commissionò al pittore Giandomenico Cresti detto il “Passignano”  il dipinto dell”Assunta” visibile sul soffitto a intaglio dorato della cattedrale, lo fece realizzare a proprie spese, certo per ingraziarsi il plauso del Granduca e del popolo di Livorno. Quindi il 19 Marzo 1606, festa di San Giuseppe, Patrono della Toscana (fino al 1947, poi Madonna di Montenero), Ferdinando fece a Livorno l’onore di questo evento nella più importante festa religiosa del granducato. Il Granduca giunse in città con il suo seguito nella mattinata, alle 11 la funzione religiosa nella chiesina di San Francesco in Fortezza Vecchia, al termine della quale, alla presenza del Consiglio degli anziani: Ceseri Bisconti – Antonio della Sella – Giovanni Vinciguerra – Matteo Buonadè, chiamò a se il Borromei, per l’occasione vestito di un “lucco” di damascato nero , il quale si inginocchiò e ricevette sulla spalla sinistra la stola o striscia di velluto rosso con guarnizioni di pelliccia bianca, comunemente conosciuta come il “Capperuccio”. Al momento della consegna Ferdinando pronunciò: “Questo sarà il segno d’onore che da oggi e per il futuro, porteranno i Gonfalonieri della città”.  Il Borromei divenne primo gonfaloniere togato e Livorno fu elevata al rango di città.