Consigli di zona, “l’adesione deve essere libera, inaccettabile strumentalizzarli politicamente”
Livorno 6 febbraio 2023 – Consigli di zona, “l’adesione deve essere libera, inaccettabile strumentalizzarli politicamente”
La lettera
Ormai la rete sostituisce i rapporti sociali in fin troppe occasioni, ma non è questa la cosa più straniante, in questi giorni, in città.
Livorno ha tanti problemi, in tanti sono impegnati per risolverli o per chiedere di risolverli, da anni. Parlare con l’amministrazione, eleggere, confrontarsi, trovare spazio di dialogo per migliorare lo stato della città, è comunque l’unica via.
Da qui, la possibilità di aprire finalmente i Consigli di Zona è fondamentale: uno strumento necessario per ricreare legami con il territorio, per scelte e decisioni da condividere in modo più ampio, almeno quelle di interesse locale più vivo.
Eppure leggo che molti sostenitori di temi sensibili per la città, anche di cause come l’inquinamento o il degrado, che hanno tutta la legittimità di essere considerate cause giuste; inaspettatamente fanno appelli all’astensionismo sui Consigli di Zona, per contestazione, per creare difficoltà chi amministra.
Su questo non ho intenzione di rimanere in silenzio. Uno strumento democratico è uno strumento.
Uno strumento come questo, pensato con fatica di anni per tutti i cittadini, un dono all’insegna dell’apertura ma anche del coraggio, per dare voce a chi oggi non ne ha, va difeso contro chi pensa che una società migliore non possa essere ricostruita.
E’ un dono che andrà ben oltre questa amministrazione e questa generazione, come lo è stata la costituzione, che va difesa a prescindere, per tutti quelli che credono nel bene comune.
Strumentalizzare politicamente l’adesione, che deve essere libera, ai Consigli di Zona, alla partecipazione diretta, garantita nella rappresentanza e semplificata nell’accessibilità a tutti, non è accettabile.
Scelte contrarie a priori alla ricostruzione della partecipazione istituzionalmente riconosciuta, non porteranno alcun contributo, se non contro l’interesse comune.
Non esistono buone o cattive motivazioni, la democrazia ed il diritto alla partecipazione, non si toccano”.
Barbara La Comba, Per Livorno Insieme