Consiglio comunale approvata la mozione sulla Carriera Alias
Livorno 15 aprile 2025 Consiglio comunale approvata la mozione sulla Carriera Alias
Lunedì 14 Aprile è stata approvata, in Consiglio Comunale di Livorno, la mozione sulla Carriera Alias, uno degli impegni del nostro mandato. Un atto che nasce nella passata consiliatura, attraverso l’audizione, in commissione, delle associazioni del Tavolo Rainbow, de L’Approdo e della Consulta provinciale degli studenti. Realtà che hanno portato testimonianze dirette di persone trans, raccontandoci con coraggio e lucidità quanto lo strumento della carriera alias possa fare la differenza. Riuscendo a prevenire fenomeni di bullismo transfobico, che causa un forte disagio psicologico e può portare all’abbandono scolastico.
La Carriera Alias all’interno delle realtà scolastiche consiste in un accordo di riservatezza tra istituto e studentə, con la famiglia se minorenne, che permette di inserire nel registro elettronico il nome di elezione, quello scelto dalla persona transgender al posto del nome anagrafico, evitando imbarazzi e episodi di bullismo. Consentendo di vivere serenamente un percorso scolastico in linea alla propria identità di genere. La carriera alias è uno strumento che si estende anche ai docenti, al personale ATA e amministrativo come prevedono già contratti collettivi, pensiamo al comparto funzioni i locali nella PA o al settore istruzione e ricerca. Tracciando un indirizzo inequivocabile, nel quale la carriera alias deve essere un elemento inscindibile dal percorso professionale o scolastico, e garantendo un ambiente di lavoro e di studio sicuro, rispettoso e inclusivo.
Come Giovani Democratici siamo consapevoli che accanto allo strumento della carriera alias serve una riforma della legge 164/1982, che permette la rettifica dei documenti d’identità con un iter vetusto e farraginoso. Non possiamo accettare nessun retaggio politico, culturale e sociale che consideri la persona trangender un paziente, invece che cittadinə con piena dignità. Il Governo Meloni, invece, ha intrapreso una stretta sui percorsi di affermazione di genere, continuando a patologizzare le persone trans e introducendo una schedatura che è priva di motivazioni oggettive. Un atteggiamento che rigettiamo con fermezza: continuando a lottare nelle piazze, come abbiamo fatto con le associazioni sulla risoluzione Sasso, e portando avanti un modello alternativo di società nelle città che amministriamo. Siamo convinti, infatti, di contrastare questo accanimento delle destre, approvando tutte quelle misure, in base alle competenze dell’ente, in controtendenza alla loro visione meschina e reazionaria.
Adesso bisogna attivare la carriera alias all’interno di tutti gli istituti scolastici, con la definizione di linee guida da parte dell’amministrazione. Linee che devono essere chiare e delineate in collaborazione con le associazioni territoriali, che da sempre portano avanti l’istanza. Rendendole utili per tutti gli istituti non dotati di carriera alias, ma pure per quelli che l’hanno già adottata e possono aggiornarla con maggiori accortezze verso l3 student3 transgender.
Impegniamo, inoltre, l’amministrazione a promuovere campagne di sensibilizzazione e formazione rivolte non solo ai potenziali fruitori, ma anche al personale scolastico e a tutta la comunità educante, per far sì che questo strumento non sia solo una regola burocratica, ma un vero e proprio veicolo di dignità e inclusione.
Chiamare una persona con il proprio nome significa vederla, riconoscerla e rispettarla: non possiamo permetterci che siano le istituzioni le prime a reprimere e soffocare l’identità di una persona.
Giorgio Pacini, Consigliere Comunale PD Livorno
Bernardo Taddei, Segretario Federazione dei GD Livorno