Consorzio Nautico sul piede di guerra: “intimare ad AAMPS lo stop a reiterare fatture farlocche”
Livorno 23 settembre 2019 – Si è svolta ieri pomeriggi presso la sala riunioni della Circoscrizione 1 del quartiere Corea, l’ Assemblea Ordinaria del Consorzio Nautico di Livorno.
All’Ordine del Giorno dell’incontro tra il Consiglio Direttivo e i 35 Presidenti intervenuti per l’occasione in rappresentanza dei circoli nautici consorziati, l’approvazione del bilancio consuntivo 2018 e di quello preventivo relativo all’esercizio dell’anno 2019. In entrambi i casi, si è proceduto con la regolare votazione che ha visto un’ approvazione dei bilanci all’unanimità.
Sul piatto però anche il tema quanto più ‘caldo’ e attuale che mai, relativo alla rinnovata richiesta di pagamento delle fatture da parte di Aamps, giunta di recente ai circoli tramite comunicazione postale, per quanto concerne il presunto servizio di pulizia di scalandroni e specchi acquei.
Sulla questione, il Presidente del Consorzio Nautico Piero Mantellassi ha relazionato la platea circa l’incontro avuto pochi giorni addietro con una rappresentanza dell’ Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale. Un primo contatto avvenuto a seguito di un’ esplicita richiesta in tal senso formulata dagli uffici preposti di Palazzo Rosciano, che si preparano a rinnovare i termini del bando di gara in scadenza per l’appalto del servizio di pulizia delle aree portuali.
La linea del Consorzio, ribadita anche nell’occasione sopra menzionata, è la seguente:
per gli ultimi 3 (tre) anni (durante i quali è entrata in funzione una piccola imbarcazione che settimanalmente ha effettuato la prestazione raccogliendo mediamente 30 kg di materiale con risultati limitati), riguardo al pregresso si cercherà di intimare ad AAMPS lo stop a reiterare fatture ‘farlocche’ che richiedono il pagamento di un servizio mai reso fino a tre anni prima e, in modo limitato, solo negli ultimi tre anni. La transazione potrà quindi riguardare il pagamento di cifre estremamente LIMITATE relative agli ultimi 3 (tre) anni e riguardante quindi UNA singola voce, per tempi e quantità totalmente diverse da quelle ipotizzate….
Si ritiene quindi necessario l’annullamento delle fatture fino a qui emesse da AAMPS in quanto, come sostenuto anche della Port Authority, sarebbe stata l’ATI (associazione temporanea d’impresa) a doverle emettere.
Nel caso di quei pochi soggetti che hanno già provveduto a pagare in toto o solo in parte tali cifre, il Consorzio ha stilato un modulo da compilare per richiedere indietro le somme non dovute. Per tutti gli altri, il Consiglio suggerisce di attendere il raggiungimento di un concordato, che eviti il ricorso a vie giudiziarie che sarebbero certamente causa di disagio per i nostri circoli ma, allo stesso tempo, anche alle aziende coinvolte nella faccenda.
Nel frattempo, il Consiglio Direttivo ha comunque attivato i propri legali, i quali hanno già provveduto a una richiesta formale di accesso agli atti presso la stessa Autorità Portuale, al fine di consultare nel dettaglio in termini della questione e procedere di conseguenza nella difesa e nella tutela dei diritti dei circoli consorziati.
– Importante anche l’aggiornamento fornito sull’altro capitolo ancora aperto, riguardante la battaglia per l’accesso quanto più libero e gratuito possibile all’Area Marina Protetta della Meloria. Il Consorzio ha più volte incontrato nelle ultime settimane il Consigliere Regionale del PD Francesco Gazzetti, il quale si è personalmente impegnato a interpellare quanto prima l’Ente Parco di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, al fine di ridefinire il regolamento arbitrariamente approvato, per garantire ai livornesi un libero accesso alla Meloria senza la necessità di chiedere autorizzazioni che farebbero perfino scendere nel ridicolo l’intera vicenda.
Oltre a questo aspetto è stato fatto rilevare che l’ inutile frazionamento dell’area B crea solo confusione e travisa, di fatto, il Decreto Ministeriale istituitivo dell’Area medesima che garantirebbe ai residenti, libero accesso, ormeggio e ancoraggio, balneazione e la piccola pesca amatoriale e sportiva con cannetta dalla barca.
Il Consiglio Direttivo del Consorzio Nautico di Livorno