Contributo sociale, Ancora aperti i termini per la domanda
Post-alluvione. Si tratta di un contributo rivolto ai nuclei familiari con importo Isee fino a 36 mila euro che entro lo scorso 16 ottobre hanno presentato la scheda B relativa ai danni ai privati e alle associazioni senza scopo di lucro.
Quasi cento sono le richieste di contributo sociale pervenute in una settimana, dallo scorso 6 novembre ad oggi, 13 novembre, alla società Sviluppo Toscana attraverso l’apposita procedura informatica messa in campo dalla Regione. Si tratta di un contributo rivolto ai nuclei familiari con importo Isee fino a 36 mila euro che entro lo scorso 16 ottobre hanno presentato la scheda B relativa ai danni ai privati e alle associazioni senza scopo di lucro. Ci sono adesso poco più di tre settimane per presentare questo genere di domanda. Il termine ultimo è infatti previsto per il 7 dicembre.
L’assessore regionale a Lavoro e formazione professionale, Cristina Grieco, nel corso della visita effettuata questa mattina al Genio civile di Livorno, sede dell’Ufficio del commissario delegato dal Governo per l’emergenza del post-alluvione, presidente Enrico Rossi, ha ricordato l’importanza del rispetto della scadenza per poter permettere agli uffici di procedere alle liquidazioni in tempi rapidissimi.
L’assessore Grieco, dopo aver incontrato il responsabile del Genio civile, Francesco Pistone, si è soffermata con il personale che si occupa di dare il supporto necessario ai cittadini.
“Si invitano i cittadini che sono interessati al contributo sociale regionale, se ne hanno i requisiti, a procurarsi per tempo l’attestazione Isee, dato che ci sono dei tempi tecnici per l’acquisizione di tale certificazione”, ha evidenziato l’assessore Grieco.
I cittadini che hanno consegnato la scheda B e che hanno un Isee per nucleo familiare inferiore a 36 mila euro, dallo scorso 6 novembre possono richiedere il contributo sociale della Regione Toscana compilando il modulo on-line disponibile all’indirizzo www.sviluppo.toscana.it/
“La Regione Toscana, con questo intervento di natura sociale, si è fatta carico di andare incontro a quei nuclei familiari in maggiore difficoltà”, ha continuato l’adssessore Grieco. “Per questo, assieme alla copia della scheda B, è necessario presentare la certificazione Isee”. Chi ha un importo Isee fino a 20 mila euro, può avere un contributo massimo di 8 mila euro. Per gli Isee tra 20 mila e 36 mila euro la quota massima è di 5 mila euro.
“Il contributo sociale regionale non va in ogni caso a pregiudicare il ristoro nazionale che sarà erogato in percentuale rispetto all’importo del danno, per il quale vi è stato tempo fino al 16 ottobre per presentare le domande, che erano accessibili a tutti a prescindere dal livello di Isee”, ha affermato ancora la Grieco. “L’intervento della Regione, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, è in linea con gli altri fatti per altre zone del territorio toscano colpite da calamità”.
Chi è interessato al contributo sociale della Regione, oltre all’attestazione Isee e alle schede B depositate ad ottobre dai componenti il nucleo familiare, deve presentare il codice fiscale, copia della carta di identità ed i dati bancari completi (codice Iban, banca ed agenzia di riferimento ed intestatario).
Per i danni all’abitazione abituale e stabile, od anche ai beni mobili in essa contenuti, occorre presentare i dati catastali dell’immobile. Nel caso in cui la domanda sia presentata dal locatario, serve anche il contratto di affitto registrato. Per i danni alle parti comuni di un edificio, inoltre, è necessaria la scheda B presentata dall’amministratore di condominio e il valore percentuale di proprietà di chi presenta la domanda.
Per danni ad autoveicoli, motoveicoli e ciclomotori per uso privato, fermo restando che il contributo può essere erogato anche se il danno è avvenuto all’interno di un garage o di un’area chiusa, occorre distinguere se il bene è stato distrutto o danneggiato. In ogni caso non sono ammesse autocertificazioni o preventivi.
Se il bene è andato distrutto, serve anche il certificato di rottamazione o in alternativa l’atto di vendita al concessionario od terzi da cui sia possibile evincere a quanto è stato ceduto e l’indicazione del valore stimato secondo la quotazione di una rivista specializzata di settore (ad esempio Quattro ruote, Sella). Se il bene è stato danneggiato, invece, servono anche la copia dell’atto di proprietà, quella del libretto di circolazione e la copia della fattura della riparazione.