Controlli sui carburanti delle navi (anche da crociera)
Grazie a un accordo tra Guardia Costiera e Agenzia delle Dogane
La guardia costiera di Livorno si accinge ad avviare una serie di controlli a campione (il 10%) sul carburante utilizzato dalle navi che scaleranno il porto labronico. Secondo il disciplinare concordato, le verifiche verranno svolte da ispettori specializzati della guardia costiera che si recheranno a bordo delle navi per il prelievo di campioni di carburante da analizzare poi presso il laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
L’obiettivo è verificare che il tenore di zolfo del cosiddetto “bunker” sia nei limiti di legge. La normativa internazionale vigente in materia prevede infatti concentrazioni percentuali tassative ed inderogabili dello zolfo contenuto nei combustibili ad uso marittimo, con limiti ancora più stringenti quando le navi si trovano in porto.
Eventuali illeciti, potenzialmente dannosi per la salute dei cittadini e per l’ambiente sono sanzionati fino a 150.000 euro.
L’accordo prevede un controllo sul 10% delle navi, percentuale che salirà al 30% dal 2020. La verifica verrà estesa anche alle navi da crociera.
La convenzione è stata sottoscritta oggi tra il comandante della Capitaneria di porto di Livorno, contrammiraglio Giuseppe Tarzia, e il direttore interregionale dell’agenzia delle dogane e dei monopoli, Giuseppe Napoleoni, presso la sede della direzione marittima di Livorno.
Viva soddisfazione è stata espressa dal contrammiraglio Tarzia che ha dichiarato: “È un accordo che consolida ed ottimizza la collaborazione tra istituzioni del territorio, accomunate da un rapporto di prossimità con il cittadino e che apporta indubbi benefici in termini di salvaguardia ambientale e dunque incide in termini assolutamente positivi per la salute pubblica, tenuto conto che il porto della nostra città è pienamente inserito nel tessuto urbano”.
Alle parole di Tarzia si è associato il dottor Napoleoni che ha aggiunto: “È stata ratificata un’intesa importante, capace di accelerare le procedure di controllo demandate dalla legge alle rispettive Istituzioni, e di assicurare il miglioramento della qualità della vita delle persone, in particolare di quelle che abitano in prossimità dei porti e delle coste.”