Il coordinamento dei comitati post-alluvione incontra l’Amministrazione Comunale
Livorno – Incontro tra l’Amministrazione Comunale e il coordinamento dei comitati post-alluvione di Livorno
Il giorno lunedì 29 gennaio si è svolto , presso gli uffici del Comune di Livorno, un lungo incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata dalla Vicesidaco Sorgente, dall’assessore Aurigi e dal capogabinetto del sindaco Bertelli, e una nutrita delegazione del “coordinamento dei comitati auto-organizzati post alluvione di Livorno”.
Questo incontro concesso dall’amministrazione comunale è avvenuto dopo le richieste urgenti che, come comitati, avevamo inviato anche ad altri enti preposti, in particolare all’ufficio del commissario per l’emergenza Enrico Rossi, alla Regione Toscana, al Genio Civile e al Consorzio di Bonifica Toscana Costa.
A differenza della giunta comunale, nessuno di questi ha mai risposto alle numerose mail inviate e mai dato disponibilità ad incontrarci.
Per questo abbiamo prima di tutto esplicitamente chiesto che l’Amministrazione Comunale possa fungere da intermediario diretto per garantire le comunicazioni future tra i cittadini e questi enti. Abbiamo poi inviato al presidente e ai capigruppo del consiglio comunale un documento che chiede la convocazione di una seduta della commissione interna di indagine sull’alluvione e una seduta straordinaria del consiglio comunale, entrambe aperte alla partecipazione dei cittadini e all’audizione di una nostra delegazione, che possano deliberare e rispondere operativamente alle seguenti richieste specifiche, riguardanti:
La Revisione del Piano e del Regolamento Comunale di Protezione Civile, l’attivazione immediata di nuovi ed efficaci sistemi di allerta per la comunicazione con i cittadini nelle situazioni di emergenza, l’elaborazione e la pubblicazione di un “manuale per la gestione delle emergenze”, un piano di addestramento e formazione sui comportamenti da tenere nelle situazioni di emergenza. Oltre alle richieste previste nel documento presentato, abbiamo proposto che vengano inserite nel piano anche nuove e più efficienti strutture e strumentazioni, da mettere a disposizione della Protezione Civile locale come, ad esempio, la realizzazione di un impianto di rilevamento automatico dell’innalzamento delle acque da installare nei tratti dei corsi d’acqua più prossimi alle abitazioni.
A queste richieste i rappresentanti della giunta e dell’amministrazione presenti non hanno fornito tempi certi per la realizzazione del piano, invitando poi i comitati a rivolgersi direttamente al dirigente della Protezione Civile o al Sindaco per informazioni.
La seconda richiesta era relativa all’impegno dell’Amministrazione Comunale nel calendarizzare un sistema di comunicazione formale con informazioni precise sul piano dettagliato degli interventi di messa in sicurezza e riduzione dei rischi previsti su tutto il territorio comunale, specificando tempi e costi di tali interventi attraverso un metodo trasparente e realmente partecipativo.
L’assessore Aurigi ha risposto che per coprire gli interventi di soccorso e di somma urgenza effettuati finora sono già stati erosi tutti i fondi erogati dalla regione e che tutti gli altri interventi di riduzione del rischio residuo previsti e richiesti in fase di progettazione sono stati stralciati per mancanza di fondi, ad eccezione del ripristino della funicolare di Montenero. L’assessore ci ha poi comunicato che il Genio Civile ha a disposizione circa 10 milioni di euro da impiegare per interventi sui corsi d’acqua principali del Rio Ardenza, Rio Maggiore e Chioma, a cui si deve aggiungere una quota di circa 3,5 milioni di euro destinati a finanziare gli altri interventi sul reticolo minore dei corsi d’acqua del territorio . Per poter progettare l’utilizzo di questi fondi e decidere dove intervenire e in che misura, si devono però attendere gli esiti degli studi idraulici sui bacini idrici che il genio ha commissionato ai tecnici e che dovrebbero essere presentati a breve. Attualmente quindi non sono ancora previste specificità di interventi per la formulazione di un piano dettagliato di interventi. L’assessore si reso disponibile ad incontrarci nuovamente per aggiornamenti su questi argomenti ogni volta che, come in questo caso, i comitati ne facciano richiesta.
La terza richiesta riguardava l’approvazione di una moratoria per il blocco immediato di ogni concessione edilizia, avvio di cantieri e cementificazioni sul territorio livornese, specialmente per le aree che prevedono vincoli idraulici da parte di altri enti e uffici tecnici competenti o che costituiscono casse di espansione naturali dei bacini dei corsi d’acqua per la permeabilità specifica del terreno.
Abbiamo portato come esempio concreto la questione dell’area verde di via Goito, in cui sorge l’oasi naturale degli “Orti Urbani”, su cui esiste un vincolo idraulico per la sicurezza da parte del genio civile che non sembra però aver fermato gli accordi che l’azienda CLC ha raggiunto con l’amministrazione in merito alla concessione edilizia per la costruzione di palazzi nell’80% di quell’area.
L’amministrazione ha sostenuto che è già in redazione e sarà pubblicato a breve il nuovo piano strutturale che prevede di realizzare concretamente, e non solo come indirizzo politico, una riduzione notevole del consumo del suolo fino al blocco totale di nuove concessioni edilizie. L’assessore ha inoltre comunicato che in seguito all’alluvione è notevolmente cambiata l’interfaccia in merito a queste valutazioni tra Comune e Genio Civile, che è il soggetto competente che può effettivamente validare il piano strutturale in base ai vincoli per la sicurezza e il livello di rischio delle aree di sua competenza.
Abbiamo allora chiesto all’amministrazione chiarimenti e impegno pubblico per quanto riguarda le proprie competenze, sulla gestione dei fondi regionali e statali previsti per i risarcimenti danni ai privati, la cui competenza spetta al Commissario per l’emergenza Enrico Rossi, che ha ricevuto dal Governo deleghe per svolgere queste funzioni, previste dalla stessa nomina a commissario.
Altra richiesta ha riguardato la gestione e l’erogazione da parte dell’ufficio casa dei contributi autonoma sistemazione (CAS) per chi è rientrato nell’ordinanza di inagibilità. A questa richiesta l’amministrazione ha ribadito che per delibera della prima commissione consiliare, 35.000 euro verranno utilizzati come integrazione ai contributi autonoma sistemazione (CAS), che prevedono attualmente 600 euro a nucleo per chi ha ricevuto ordinanza di inagibilità e vive in altre abitazioni con contratto di affitto, con particolare attenzione a quei nuclei che non hanno trovato una sistemazione per cifre inferiori e uguali a 600 euro e con la possibilità di valutare un contributo anche a chi, con casa inagibile, pur non avendo stipulato un contratto di affitto, vive attualmente ospite a casa di parenti ed amici.
Sempre durante l’incontro abbiamo chiesto informazioni riguardanti la riduzione, la sospensione o l’esonero dei cittadini alluvionati dal pagamento di contributi fiscali (es. Tari, Tasi, Imu, ecc.) e delle utenze per le forniture idriche ed energetiche (es. ASA, Enel, ecc.), segnalando e denunciando la totale mancanza di informazione e comunicazione riguardo alle procedure da seguire per ricevere queste agevolazioni.
Su questo l’amministrazione si è impegnata in tempi brevi a sollecitare l’ufficio tributi del Comune onde elabori una informativa/vademecum da distribuire e pubblicare per indirizzare i cittadini verso i giusti uffici e le giuste procedure, anche perché quasi tutti i contributi fiscali e le utenze sono di propria competenza.
La Vicesindaco si è impegnata ad informarsi ed a riferire ai comitati per quanto riguarda il ricalcolo delle rendite catastali degli immobili, svalutate dal loro valore originario a causa dell’alluvione.
Altre richieste hanno riguardato il rimborso previsto per i cittadini e gli amministratori dei condomini che, nei giorni immediatamente successivi all’alluvione, sono stati costretti a rivolgersi a ditte e aziende private per gli interventi di somma urgenza nei propri condomini e nelle proprie abitazioni quali l’aspirazione del fango attraverso pompe idrovore (es. tecno spurghi) o la rimozione delle autovetture inutilizzabili dai cortili (es. carriattrezzi /demolizioni auto), che hanno ricevuto recentemente fatture molto alte di pagamenti dalle aziende stesse.
A fronte di queste richieste l’amministrazione si è impegnata a verificare quali siano le possibilità di prevedere la copertura di tali spese con una parte dei contributi destinati al rimborso delle spese di soccorso erogati dalla Regione, se previste nella compilazione della precedente scheda per la ricognizione dei danni.
Altro tema toccato ha riguardato la trasparenza sulla destinazione d’uso dei fondi delle donazioni, destinate ai cittadini alluvionati, raccolti dal Comune stesso (“Insieme per Livorno”) e da altre associazioni e organizzazioni private, in seguito all’alluvione del 10 settembre.
A queste richieste La vicesindaco e il capogabinetto del Sindaco hanno comunicato che nel conto corrente del Comune relativo alla raccolta fondi “Insieme per Livorno” sono stati donati attualmente circa 190.000 euro, destinati ad aumentare perché la campagna di raccolta continua.
Per delibera della prima commissione consiliare, di questi, 35.000 euro verranno utilizzati come integrazione ai contributi autonoma sistemazione (CAS), che prevedono attualmente 600 euro a nucleo per chi ha ricevuto ordinanza di inagibilità e vive in altre abitazioni con contratto di affitto, con particolare attenzione a quei nuclei che non hanno trovato una sistemazione per cifre inferiori e uguali a 600 euro e con la possibilità di valutare un contributo anche a chi, con casa inagibile, pur non avendo stipulato un contratto di affitto, vive attualmente ospite a casa di parenti ed amici.
Ai restanti 155.000 euro vanno poi aggiunti altri 200.000 euro che il Comune finanzierà come contributo sociale per un totale attuale di circa 355.000 euro che potranno essere utilizzati per risarcimenti erogati direttamente dal Comune attraverso la commissione consiliare, che si riunirà entro la prima settimana di Febbraio, sia su base ISEE (con l’intenzione di innalzare la fascia minima per ricevere aiuti da 36.000 euro a 45.000 euro o superiori e di proporzionare le effettive soglie di rimborsi utilizzando come parametro anche l’entità del danno subito in relazione a quanto auto dichiarato nelle schede B per la ricognizione dei danni presentate all’ufficio del Commissario.
Secondo le prime simulazioni matematiche, che ipotizzano un rimborso del 10% del danno subito fino a un massimale di 20.000 euro a scheda, potrebbero essere coperte almeno 160 abitazioni.
A questo proposito abbiamo anche chiesto di rivalutare il parametro ISEE in base al ricalcolo della rendita catastale per la pesante svalutazione immobiliare subita a causa dell’alluvione, rendendosi disponibili a fornire apposite autocertificazioni e perizie. A questa richiesta l’amministrazione ha risposto che per quanto riguarda informazioni relative ai contributi sociali erogati dalla regione su base ISEE ci invita alla libera consultazione degli elenchi pubblici dei beneficiari ammessi come pubblicati sul sito della Regione per un totale di circa 3 milioni di euro (erogati in due tranche/decreti dirigenziali) sugli 8 milioni messi a disposizione inizialmente, mentre i restanti 5 milioni dovrebbero essere spostati sui contributi per gli interventi di riduzione del rischio.
II Comune ha quindi comunicato di aver proposto a tutti gli altri soggetti e associazioni (Caritas, Fondazione, Rotary, ecc) che hanno raccolto pubblicamente soldi per l’alluvione un tavolo di coordinamento per l’elaborazione di un bando pubblico unitario e trasparente che, attraverso la garanzia della commissione consiliare, possa stabilire i criteri di erogazione e destinazione dei fondi secondo i progetti condivisi da ogni associazione. Ad oggi non è stato ancora possibile iniziare questo percorso per le resistenze di alcune associazioni per questioni burocratiche, di tutela della privacy dei donatori e di regolamenti interni ai soggetti stessi.
A questo proposito abbiamo proposto che l’associazione “Brigate di Solidarietà Attiva”, che collabora quotidianamente con la nostra assemblea, venga ammessa a questi tavoli fin dal prossimo incontro in calendario e invitato il Comune a proporre ai soggetti presenti e alla commissione consiliare che anche una nostra delegazione possa partecipare periodicamente a questi tavoli di coordinamento per contribuire alla stesura del bando”.
Il coordinamento dei Comitati auto-organizzati post alluvione Livorno