Coppa Barontini: Borgo trionfa ancora. Esordio storico per i 10 remi femminili del Labrone
Livorno 15 giugno 2025 Coppa Barontini: Borgo trionfa ancora. Esordio storico per i 10 remi femminili del Labrone
Una notte di sport, storia e passione ha illuminato i canali medicei di Livorno sabato 14 giugno 2025, in occasione della Coppa Ilio Barontini, seconda tappa del celebre “trittico remiero” dopo la Risi’atori e prima del Palio Marinaro. La gara, disputata in notturna lungo uno dei percorsi più suggestivi d’Italia – 3.200 metri tra i fossi storici della città – ha visto trionfare per la quarta volta consecutiva l’equipaggio del Borgo Cappuccini, che ha fermato il cronometro su 14’58”96, precedendo Venezia e San Jacopo. Quest’ultimo conquista così un emozionante ritorno sul podio, a distanza di oltre dieci anni.
Ma l’edizione 2025 della Barontini sarà ricordata anche per una grande novità nella storia della remata livornese: per la prima volta, si sono cimentati sul campo di gara anche gli equipaggi femminili a 10 remi. Una svolta simbolica e concreta verso l’inclusività, celebrata dagli applausi del pubblico assiepato lungo le spallette. A dominare la competizione rosa è stato l’equipaggio del Labrone, che ha chiuso la prova con il tempo di 17’17”08, davanti al Borgo-San Jacopo e all’Ovosodo.
I risultati
Gara a 10 remi maschile:
Borgo Cappuccini – 14’58″96
Venezia – 15’03″86
San Jacopo – 15’08″80
Ardenza – 15’23″41
Pontino San Marco – 15’28″37
Salviano – 15’32″07
Labrone – 15’36″92
Ovosodo – 15’51″99
Gara a 10 remi femminili (storica prima edizione):
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Labrone – 17’17″08
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Borgo-San Jacopo – 17’21″92
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Ovosodo – 18’56″92
A precedere le sfide principali, anche il Trofeo Edda Fagni, dedicato alle gozzette femminili e al Minipalio, che ha visto le vittorie rispettivamente di Ardenza e Borgo.
Un tributo a Ilio Barontini
Intitolata a Ilio Barontini, la competizione non è solo un appuntamento sportivo, ma anche un omaggio alla memoria di uno dei figli più valorosi di Livorno. Barontini fu partigiano, comunista e antifascista, protagonista della Resistenza e internazionalista, combattente in Etiopia e nella Guerra civile spagnola. Cadde in disgrazia durante il fascismo, fu perseguitato e arrestato, ma mai piegato nelle sue idee. Dopo la Liberazione, fu senatore della Repubblica e simbolo della lotta per la libertà e i diritti. La gara che porta il suo nome ne celebra ogni anno il coraggio, il valore e l’ideale di una città che si riconosce nei suoi esempi più alti.