Coronavirus Livorno: Di Liberti (Lega), quali contromisure? Risposta: tutto viene dal web è inaffidabile, è come dire la terra è piatta
Livorno 21 febbraio 2020 – Il consigliere comunale di Livorno Gianluca Di Liberti su coronavirus: “Quando il 30 gennaio, in sede di Consiglio Comunale, come Lega abbiamo presentato un’interrogazione al Sindaco nella quale chiedevamo le misure che l’amministrazione intendeva prendere per far fronte ad una eventuale emergenza per il diffondersi del coronavirus, le risposte che abbiamo ricevuto sono state arroganti e supponenti.
Rocco Garufo ha addirittura detto che il tutto, provenendo da fonti come il web (a suo parere inaffidabile!), era da considerarsi a livello dell’esistenza delle sirene, della terra piatta , di godzilla ed altro.
Noi chiedevamo al Sindaco di attuare una serie di iniziative atte a prevenire la diffusione del virus attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini sulle modalità di prevenzione di base (lavarsi spesso le mani etc. etc..) e chiedevamo anche, e lo richiedo anche in questo post, se le nostre strutture sanitarie sono pronte a fronteggiare un’eventuale emergenza di questo tipo, che prevede contenimento biologico ed operazioni di gestione straordinarie con personale formato appositamente.
A Gennaio non siamo stati presi sul serio, le risposte ricevute sono state dal tono ironico, quasi come si parlasse di problemi inesistenti che solo noi vedevamo, o volevamo vedere, per chissà quale scopo.
Oggi in Lombardia ci troviamo a fronteggiare una situazione nella quale tutti i comuni potrebbero trovarsi e noi, in Toscana, ancora di più data la scelleratezza compiuta dal Presidente Enrico Rossi e dall’assessora alla sanità Saccardi, nel far rientrate 2500 cinesi senza sottoporli a quarantena.
Evidentemente i nostri amministratori locali e regionali non sono in grado di comprendere la gravità della situazione o pensano che la Toscana sia immune, magari loro, che non si documentano sul web, avranno informazioni che a noi non sono note.
Purtroppo non è così e loro, sempre intenti a tirare in ballo il razzismo e scongiurare l’allarmismo, perdono di vista il problema reale: il contagio di un virus quasi letale.
L’allarme c’è e l’attenzione deve essere alta, no panico, ma neanche sottovalutazione.
Per chi se lo fosse perso metto il link alla dichiarazione di Rocco Garufo, assessore al turismo del Comune di Livorno, per farvi capire l’approccio alla situazione, la il livello di ignoranza e incoscienza con la quale è stata accolta la nostra legittima preoccupazione.
Verrebbe da dire buon divertimento, ma la cosa purtroppo è seria e quindi chiediamo che la guardia sia tenuta alta.
Noi, come sempre, lavoriamo per la salvaguardia della salute dei nostri cittadini!”