Coronavirus, Potenti: “500 euro per partite IVA e autonomi non bastano, Governo faccia di più”
"Indennità non sufficiente a soddisfare il grido d’aiuto che queste categorie"
Roma 13 marzo 2020 – L’onorevole Manfredi Potenti (Lega) interviene sugli aiuti del governo alle partite iva colpite dall’emergenza coronavirus
“Le drammatiche conseguenze sull’economia di quella che è la più grave crisi sanitaria della storia recente richiedevano un intervento energico e coraggioso da parte del Governo.
L’interruzione delle attività rischia di condannare alla resa definitiva partite Iva e lavoratori autonomi, quella ‘spina dorsale’ dell’economia nazionale già pesantemente indebolita dalle politiche sfavorevoli dell’attuale esecutivo.
Da quanto sembra emergere dalle bozze del decreto Coronavirus ter – che dovrebbe essere varato a breve dal Cdm – le misure di sostegno al redditto dei professionisti dovrebbero prevedere soltanto 500 euro mensili per tre mesi.
Qualora ciò fosse confermato, sarebbe piuttosto evidente che ci troveremmo di fronte a misure scarne ed insufficienti: dal momento che ne sarebbe destinataria una vastità’ di soggetti che esercitano attività’ specialistiche distinte, con diversità’ reddituali non uniformi, sarebbe stata quantomeno necessaria una valutazione proporzionata alle specifiche attività’ e situazioni reddituali.
Quest’ipotesi di indennizzo, poi, sarebbe anche inferiore alla cifra dell’assegno sociale che nel 2019 é stato di euro 457.99 ( alla quale si somma la propria metà).
Un’indennità, dunque, non sufficiente a soddisfare il grido d’aiuto che queste categorie hanno levato in questi giorni in direzione di via XX settembre.
Il ministro Gualtieri ha rassicurato gli italiani che “nessuno perderà il lavoro per il coronavirus”.
L’indennità mensile che dovrebbe essere prevista nel decreto a sostegno di partite Iva ed autonomi, però, è decisamente meno rassicurante delle sue parole in conferenza stampa”.
Così, in una nota, il deputato toscano Manfredi Potenti (Lega-Salvini Premier), membro II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati nonché Segretario della Commissione speciale d’inchiesta Ecomafie.