Campiglia 4 Aprile 2020

Covid-19, Campiglia Marittima diventa centro di riferimento della riabilitazione per pazienti guariti di Livorno

Covid-19, Campiglia Marittima diventa centro di riferimento della riabilitazione per pazienti guariti di Livorno e Pisa

campiglia marittimaLivorno, 4 aprile 2020 – Da lunedì prossimo, 6 aprile, la struttura di riabilitazione di Campiglia Marittima diventerà il centro di riferimento dell’Area Sud dell’Azienda USL Toscana nord ovest per i pazienti in uscita dalle Terapie Intensive negativizzati al Covid-19.

“Tenendo conto dell’andamento del contagio – spiega Marco Bresci, responsabile clinico del progetto – sta fortunatamente per aumentare il numero dei pazienti guariti da Covid-19 ricoverati anche per settimane, nelle Terapie intensive. Questi, che nella maggior parte dei casi sono stati intubati o almeno ventilati, a causa dell’ allettamento prolungato e di tutti i trattamenti che si sono resi necessari, presenteranno deficit respiratori, problemi di deglutizione, debolezza muscolare, neuropatie motorie e sensitive che renderanno difficoltoso il loro rientro a domicilio. Da qui la necessità di predisporre un progetto specifico rivolto a quei pazienti che, seppur guariti clinicamente, quindi con doppio tampone negativo, avranno bisogno di un periodo di riabilitazione. Per tutti questi pazienti provenienti prevalentemente delle province di Livorno e Pisa, ma comunque residenti nell’ASL TNO, Campiglia diventerà il centro di riabilitazione di riferimento”.

La struttura passerà così da 20 a 24 posti letto, sarà fornita di specifiche dotazioni che andranno dai semplici saturimetri o spirometri incentivanti ai cicloergometri e soprattutto potrà contare su un pre-allertamento del 118 per eventuali trasferimenti in urgenza. All’interno del centro è stato rafforzata la presenza di personale medico, infermieristico e della riabilitazione, che potrà contare sulla disponibilità di consulenze specialistiche su questioni pneumologiche o internistiche assicurate attraverso i professionisti in servizio all’ospedale di Cecina.

“Questa riorganizzazione – dice Cristina Laddaga, direttore Area Sud del Dipartimento di Riabilitazione – avrà ripercussioni minime sulla attività ordinaria del centro perché in questo periodo di emergenza la domanda di riabilitazione residenziale sta subendo una inevitabile riduzione. Abbiamo comunque coinvolto maggiormente le strutture private accreditate presenti sul territorio, che stanno anch’esse andando incontro ad una riduzione della domanda, e, per i pazienti con disabilità di origine neurologica, legati ad esempio ad ictus, residenti all’Elba e nella Val di Cornia con necessità di ricovero sarà mantenuta l’offerta presente nel P.O. di Cecina con il suo piccolo Reparto di Riabilitazione Cod. 56, oltre a prevedere un maggior impiego del trattamento fisioterapico domiciliare che permette, in questo particolare momento, di offrire una sicurezza supplementare”.

“Abbiamo accolto questo progetto con entusiasmo perché evidenzia, anche in un momento di emergenza come questo, l’importanza della struttura campigliese e la preparazione e capacità del personale impiegato – dichiara la Sindaca di Campiglia M.ma Alberta Ticciati – Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo per affrontare l’emergenza Covid-19, ospitando persone che hanno sconfitto il virus e sono clinicamente guarite, ma che necessitano di terapie ed assistenza per riprendere le funzionalità del proprio corpo. Siamo soddisfatti della scelta dell’USL nord ovest che ha individuato nella nostra struttura la sede di riferimento per il trattamento di queste persone, una delle poche ad oggi in Italia. Rassicuriamo i cittadini di Campiglia dell’assoluta sicurezza del progetto ed informiamo che l’azienda sanitaria ha riorganizzato i servizi di ufficio, prelievo di sangue, ambulatori fino ad oggi presenti nella struttura, assicurando comunque la continuità delle attività”.