Covid seconda ondata, sindrome della capanna: diminuisce la paura di restare in casa
Salute e Benessere -. 11 novembre 2020
Diminuisce nettamente la preoccupazione riguardo alle conseguenze dello stare in casa
Se con la prima ondata e il conseguente lockdown la preoccupazione degli italiani riguardo allo stare in casa per periodi prolungati era decisamente alta, oggi sono in meno a vivere la questione in modo così serio.
Un po’ perché non rappresenta più uno scenario totalmente nuovo, un po’ perché i limiti imposti dal nuovo decreto sono meno rigidi, fatto è che le ricerche diminuiscono del 62%, sia che si tratti delle
conseguenze sulla psiche del non uscire di casa tutto il giorno o del fenomeno denominato Sindrome della capanna, ovvero il non voler uscire di casa.
Aumentano le ricerche relative ai disturbi della psiche: ansia, panico e depressione
Il malessere diffuso dell’epoca che stiamo vivendo porta con sé importanti conseguenze a livello psicologico; per cui gli esperti dichiarano già da tempo la loro preoccupazione.
Non rassicurano infatti i dati relativi a ricerche connesse a disturbi della psiche, che rispetto al periodo del primo lockdown aumentano complessivamente del 36%.
Entrando nello specifico, aumenta del 55% l’interesse verso disturbi di panico, del 41% verso stati di depressione, del 32% tematiche legate a disturbi di ansia e del 16% situazioni e stati di stress. Le tematiche più frequenti riguardano la ricerca di sintomi e cure, esercizi per calmare e controllare stati di alterazione e riconquistare la tranquillità mentale. Non manca la richiesta di supporto per affrontare questi momenti complessi e faticosi.
Sono numerosi coloro che somatizzano la situazione attuale, soffrendo di problemi intestinali, gastrite, nausea, dolori alla schiena e emicrania, e che cercano una soluzione non solo al sintomo fisico, ma all’origine psicologica del disturbo.
Aumento del 70% nella ricerche legate a problemi di autostima
Sempre come conseguenza delle circostanze, iniziano a farsi notare i problemi legati all’autostima e al carattere. Nei momenti di crisi è facile mettere in discussione il proprio valore e le proprie certezze, come conferma un aumento del 70% nelle ricerche relazionate a queste tematiche.
Gli esperti, davanti a questa nuova situazione globale, fatta di distanziamento fisico, lontananze, contagi e crisi economico-occupazionale, raccomandano di rimanere saldi ai valori più semplici:
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coltivare i propri affetti, anche se a distanza;
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evitare paragoni inutili con situazioni che non hanno nulla a che vedere con la propria;
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ripercorrere il percorso lavorativo fatto finora e capire su cosa e come investire le proprie energie;
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dedicare tempo a prendersi cura di sé e del proprio ambiente, basta procrastinare;
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esercitare la pazienza: volere tutto e subito, soprattutto in questo momento, non porta lontano.