Covid sul posto di lavoro, i dati Inail del 2020
A Livorno 506 i contagi da covid-19 sul posto di lavoro, le donne le più colpite
Secondo il recente rapporto INAIL appena presentato, i contagi da coronavirus sul luogo di lavoro a livello nazionale hanno ormai superato la soglia dei 131.000 casi.
In questo scenario la Toscana con 7.177 casi rappresenta il 5,5% degli infortuni sul totale nazionale, di questi; 5.276 sono donne (73,5%), mentre 1.901 (26,5%) sono uomini.
Nella provincia di Livorno si registrano 506 casi, di cui 367 donne e 139 uomini con un’incidenza del 7,0% sul dato della Regione.
Una lettura del report, e del suo trend crescente, la forniscono gli esperti legali che osservano come nel rapporto azienda e lavoratore in materia di Covid vi sia un aspetto di criticità nel rapporto con le autorità sanitarie locali:
L’avvocato Irene Pudda di Rödl & Partner, esperta in privacy & labour compliance spiega:
“L’impasse è dovuta al fatto che il datore di lavoro non è autorizzato a comunicare ai colleghi il nominativo di un dipendente risultato positivo.
L’azienda è tenuta a fornire all’autorità sanitaria locale le informazioni necessarie perché quest’ultima possa assolvere ai compiti previsti dalla normativa emergenziale e, contemporaneamente, ha facoltà di domandare ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente i locali aziendali, ma è l’autorità sanitaria locale che ha la potestà di contattare i lavoratori per poi applicare le opportune misure di quarantena.”
“Il rischio, così facendo, è che le aziende lascino operativi interi reparti o uffici con il pericolo di diffusione del virus, non solo tra i dipendenti che sono stati a contatto diretto con il soggetto contagiato, ma anche tra i loro famigliari e i conoscenti”.
“Tuttavia non si può fare diversamente – chiarisce l’avv. Pudda di Rödl & Partner – La procedura è volta a tutelare la privacy del lavoratore risultato positivo al coronavirus.
Certo, come è facile immaginare, procedere alla disinfezione della postazione di lavoro, delle attrezzature utilizzate e degli spazi comuni frequentati dal dipendente, domandare ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente i locali aziendali, nonché isolare o chiudere gli uffici in cui il dipendente ha lavorato garantendone allo stesso tempo la totale riservatezza è di difficile applicazione.”
Nel dettaglio della rilevazione dell’INAIL in Toscana le denunce di infortunio causa Covid-19 sono per il 35,4% dei casi localizzate nella provincia di Firenze con 2.538 infortuni, seguita da quella di Pisa con 817 casi (11,4%), Prato con 711 (9,9%), Lucca con 685 casi (9,5%), Massa-Carrara con 596 casi (8,3%), Pistoia con 521 casi (7,3%), Livorno con 506 casi (7,0%), Arezzo con 403 casi (5,6%), Grosseto con 212 casi (3,0%) e infine Siena con 188 casi (2,6%).