Attualità 29 Marzo 2020

Covid19 e divieto d’uscire: rischia il penale chi pubblica immagini dei tragressori, anche chi commenta o mette un like

Livorno 29 marzo 2020 – Coronavirus e divieto d’uscire: rischia il penale chi posta foto dei trasgressori

In questi giorni di quarantena si moltiplicano sui social network  le persone che postano foto di cittadini a giro per le strade, però pubblicarle in chiaro significa violare la legge

Segnalare chi esce di casa sui social network perchè violando le misure restrittive imposte dal Governo, potrebbe facilmente ritorcersi contro su chi le posta.

I privati non possono pubblicare in chiaro i volti delle persone, i numeri civici e le targhe delle auto, lo vieta la legge anche se le persone ritratte commettono apparenti illeciti

Che cosa deve fare chi vuole segnalare un presunto illecito?

Il cittadino che vuole segnalare eventuali condotte illecite deve  segnalarle alle autorità competenti, polizia municipale, carabinieri e polizia, come precisato dall’ultimo decreto legge n.19 del 25 marzo da oggi in vigore.

Saranno poi le autorità competenti a doversi fare carico di dare esecuzione alle misure prescritte.

Sul sito della polizia di stato c’è una App denominata YouPol che permette anche in modo anonimo di inviare segnalazioni, foto e filmati.

 

Che cosa rischia chi non rispetta la legge:

 

I rischi per chi non osserva la legge e posta in chiaro immagini non conformi alla legge richia il penale ed il civile

Può rispondere infatti a livello penale di diffamazione e di diffamazione aggravata a mezzo stampa se vengono pubblicate su internet.

Ricordiamo inoltre che il reato di diffamazione si può configurare anche se si condividono i contenuti in chiaro via mail comunicandolo con più persone e anche sui gruppi WhatsApp.

Attenzione chi rischia non è solo chi posta l’immagine ma anche chi commenta in modo offensivo e per alcune Procure anche chi mette un like può rispondere dello stesso reato

In sede civile invece chi ha commesso i reati sopra citati può vedersi costretto a mettere mano al portafoglio e risarcire il danno procurato