Cronaca 3 Agosto 2023

Crisi articolo 17 ALP, l’intervento del PCI Livorno

Livorno 3 agosto 2023 – Crisi articolo 17 ALP, l’intervento del PCI Livorno

“Cosi come successo a Piombino, quando era presidente dell’allora autorità portuale piombinese, anche oggi che è presidente dell’autorità di sistema portuale mar Tirreno settentrionale che unisce i due porti, quello piombinese e quello labronico, la sua gestione rischia di far saltare l’articolo 17 ALP.

L’ultima notizia che apprendiamo dalla stampa, sulla mancata approvazione da parte della commissione consultiva dell’incentivo all’esodo per parte dei lavoratori di ALP, che è un elemento divenuto strutturale dell’articolo 17 , dal quale si può attingere dalle tasse di ancoraggio e stazionamento per la formazione del personale e per incentivi all’ esodo e che sono già stati utilizzati in altri porti Italiani, è solo l’ultimo atto di una gestione, che nell’assecondare gli interessi della classe imprenditoriale labronica sta mettendo in crisi, l’unico elemento di flessibilità della manodopera in porto, che prima dell’avvento della nuova gestione anche aziendale, aveva visto un periodo florido tramite un oculata gestione non solo economica, ma anche strutturale attraverso una peculiarità del nostro porto, che sono la possibilità dei distacchi prolungati, che possono essere a nostro avviso il futuro per una nuova forma di appalto.

Ci troviamo oggi a distanza poco più di un anno ad osservare una preoccupante flessione, del articolo 17 dovuta principalmente ad una totale assenza di controllo da parte dell’ADSP, sugli straordinari, evadendo anche un ordinanza da essa stessa emanata, a casi sempre più frequenti di autoproduzione non autorizzata e sul rispetto a fasi alterne del organico porto, anche questo elemento dinamico che avrebbe dovuto regolare l’organico di ALP , ma che stranamente trova forme di applicazioni saltuarie incomprensibili.

Come Partito Comunista Italiano federazione di Livorno esprimiamo tutta la nostra preoccupazione rispetto ad un attacco che l’articolo 17, ma più in generale tutto il lavoro portuale sta subendo, proprio in questo momento che a livello nazionale si sta parlando della riforma di questo settore, non vorremo che alcune ipotesi trapelate sulla stampa cittadina, prendessero effettivamente piede e cioè lo scambio di lavoratori fra varie aziende portuali. Ipotesi questa che a nostro avviso ha il solo scopo di disarticolare il modo del lavoro portuale per abbassare i costi del lavoro per le aziende, il cui unico modo di realizzarsi sarebbe la preventiva chiusura del ex articolo 17.

Davanti a questo scenario, che auspica la distruzione del lavoro portuale nel suo insieme, crediamo sia necessario instaurare una stagione di lotte, per apportare come lavoratori le nostre proposte di riforma del lavoro portuale che mirino a tutela gli interessi dei lavoratori, la loro sicurezza e la loro dignità”

 

Partito Comunista Italiano Federazione di Livorno

 

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