Attualità 22 Giugno 2025

Crisi in Medio Oriente: Meloni convoca vertice straordinario. Massima allerta in Italia dopo l’attacco Usa all’Iran

la presenza di obiettivi americani e israeliani sul territorio nazionale impone il massimo livello di vigilanza

Crisi in Medio Oriente: Meloni convoca vertice straordinario. Massima allerta in Italia dopo l’attacco Usa all’IranRoma 22 giugno 2025 Crisi in Medio Oriente: Meloni convoca vertice straordinario. Massima allerta in Italia dopo l’attacco Usa all’Iran

Dopo l’attacco condotto dagli Stati Uniti contro tre siti nucleari iraniani, il governo italiano ha immediatamente attivato i massimi livelli di allerta. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha convocato questa mattina un vertice d’urgenza in videoconferenza con i ministri interessati, i vertici dell’intelligence e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Al termine della riunione, ha avuto un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per un aggiornamento dettagliato sulla situazione in Medio Oriente.

La crisi, che rischia di innescare un’escalation regionale, sarà al centro delle comunicazioni della premier alla Camera dei deputati domani, lunedì alle 15, in vista del prossimo Consiglio europeo. Le stesse comunicazioni verranno depositate anche in Senato, dove il dibattito si terrà il giorno successivo.

Palazzo Chigi ha sottolineato che l’esecutivo sta monitorando con attenzione l’evoluzione degli eventi, con particolare riguardo alla sicurezza dei connazionali nella regione, agli impatti economici e al rischio per le basi militari e le sedi diplomatiche in Italia. In particolare, è stato rafforzato il livello di sicurezza nelle basi americane di Aviano e Sigonella e attorno a tutte le strutture considerate “obiettivi sensibili”, tra cui ambasciate, luoghi di culto e istituzioni legate agli Stati Uniti e a Israele. Le misure di sorveglianza sono al massimo livello.

Nel corso della giornata, la presidente Meloni ha avuto contatti con diversi leader internazionali: tra gli altri, il primo ministro canadese Mark Carney (presidente di turno del G7), il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer. Sul piano regionale ha sentito telefonicamente il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, il presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohamed bin Zayed e l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani. A tutti ha ribadito la necessità di rilanciare il dialogo e scongiurare un ulteriore allargamento del conflitto.

In serata, è stato reso noto anche un “lungo contatto telefonico” tra la presidente del Consiglio e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, a conferma della volontà di mantenere un dialogo tra governo e opposizione in un momento di massima tensione internazionale.

Il vicepresidente e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che “non ci sono al momento segnali di un rischio diretto per l’Italia”, ma ha comunque riconosciuto che la presenza di obiettivi americani e israeliani sul territorio nazionale impone il massimo livello di vigilanza. “Le ambasciate israeliane a Roma sono chiuse, e anche i luoghi di culto ebraici e americani sono sottoposti a misure di sicurezza straordinarie”, ha precisato Tajani al Tg5.

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