“Cumuli” al Teatrofficina Refugio nuova stagione incentrata sull’autoproduzione
Giovedì 9 novembre riapre la stagione del Teatrofficina Refugio con una nuova auto-produzione teatrale dal titolo “Cumuli”.
Lo spettacolo, scritto e diretto da Emiliano Dominici, vedrà sul palco sette attori: Alessandra Falca, Paolo Spartaco Palazzi, Asso Zaman, Daniele Cabib, Ginevra Bernini, Simona Merola e Andrea Luperini.
È il terzo anno consecutivo che il Teatrofficina Refugio riapre con uno spettacolo inedito e autoprodotto, dopo “Idea d’amor”, sull’anarchico Pietro Gori (2015) e “Dracmatica” (2016), riconfermando la sua vocazione di teatro di produzione che in questa stagione sarà ancora più centrale rispetto al passato. Sono in cantiere, infatti, oltre a “Cumuli”, anche altri spettacoli e/o concerti autoprodotti a cura di Dominici, Falca e Palazzi. E, visto che l’autoproduzione originale è il valore aggiunto che ha caratterizzato il Teatrofficina Refugio per tutti questi anni, vedi la realizzazione degli spettacoli di teatro d’emergenza estivi come i recenti “Africa”, “Violenzo” e “Mal’aria”, è previsto un momento di riproposizione di tali produzioni per chi ancora non le avesse viste o per chi volesse rivederle. Oltre alle autoproduzioni è già ripartito il laboratorio gratuito di propedeutica teatrale “Gadji beri bimba” diretto da Paolo Spartaco Palazzi e continueranno anche i microfestival a tema, come la seconda edizione di “Sex is Confusion” e la sesta edizione del “Combat Comics”, sul fumetto di denuncia e realtà. In più sono previsti eventi speciali come la presentazione del primo disco solista di Giò Mannucci (Mandrake) e il concerto piano e voce del cantante dei Nobraino Lorenzo Kruger (lunedì 4 dicembre).
“Cumuli” è ispirato alla grave alluvione di Livorno nella notte tra il 9 e il 10 settembre, ma tale evento è solo il punto di partenza. Se infatti la vocazione di questo spettacolo ha le caratteristiche del Teatro d’Emergenza, la sua realizzazione è molto diversa, e il testo, comunque di denuncia, non si sofferma sulle responsabilità di ciò che è accaduto specificamente quella notte (responsabilità che in ogni caso dovranno essere stabilite da chi di dovere) ma allarga lo sguardo su una visione più ampia, dove gli interessi economici influenzano i processi di cementificazione a discapito della natura e dei cittadini, e dove il comportamento sconsiderato dell’uomo è responsabile dei cambiamenti climatici che tante tragedie hanno provocato in tutto il mondo. Il testo e la messa in scena, prendendo spunto da un evento catastrofico specifico, diventano un momento poetico di riflessione sull’assurdità del mondo, sulla precarietà della condizione umana, con toni e considerazioni che spaziano dal tragico al comico.
“Cumuli” sarà in scena per quattro sere, dal 9 al 12 novembre alle ore 22 sul palco del Teatrofficina Refugio, scali del refugio, 8 livorno.