Ricorso M5S sul Documento di Programmazione, il Comune condannato a pagare le spese di giudizio
Stella Sorgente: "L'arroganza di Salvetti e colleghi è costata 2000 euro ai livornesi"
Livorno, 06 dicembre 2020 – Scrive la capogruppo M5S Stella Sorgente:
“Si è concluso in via definitiva il ricorso al TAR sul Documento Unico di Programmazione
proposto circa un anno fa dal Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.
Il TAR aveva accolto la sospensiva, riscontrando gravi vizi nell’operato del Comune
e disattendendo il parere del segretario comunale che, a suo tempo, era stato sostenuto e confermato anche dalla Prefettura.
Oggi l’ulteriore novità è che il TAR condanna il Comune al pagamento delle spese di giudizio.
Quella del nostro Gruppo consiliare quindi non era e non è una “mezza vittoria”, come la voleva far passare Salvetti: la condanna alle spese ne è la prova definitiva, in quanto tale condanna è in carico alla parte soccombente, cioè al Comune di Livorno“.
Il sindaco Salvetti e l’assessore Ferroni – prosegue la nota “hanno provato in tutti i modi a far passare il messaggio che il ricorso dei 5 stelle era un atto velleitario e senza alcuna conseguenza per il Comune, seguendo la solita narrazione secondo la quale la Giunta ha sempre ragione, mentre i consiglieri di opposizione hanno sempre torto, specie se sono “grillini”.
Si tratta di un vero capolavoro di Salvetti e dei suoi colleghi: oltre alla brutta figura e alla necessità di dover riapprovare il DUP, la loro arroganza è costata pure duemila euro (+ Iva e Cap) ai livornesi e i ricorrenti hanno anche diritto al rimborso del contributo unificato di 650 euro.
Noi avevamo consigliato sommessamente di evitare forzature, ma quando al potere ci sono persone arroganti questo è ciò che può accadere.
Per il resto, dopo che è stato portato in riapprovazione il Dup (come imposto dallo stesso TAR) è semplicemente cessato l’oggetto del contendere.
Speriamo che in futuro non si ripetano episodi simili e che i diritti delle opposizioni vengano sempre tutelati.
Vogliamo sperare anche che chi ha causato tutto ciò voglia rifondere volontariamente al Comune le spese a cui l’ente è stato condannato.
Dal nostro punto di vista, andremo avanti per la nostra strada chiedendo sempre trasparenza e correttezza nelle procedure democratiche
che la Giunta e il Presidente del Consiglio comunale devono garantire, nel diritto di tutti i consiglieri, in quanto rappresentanti eletti dai cittadini livornesi.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti gli attivisti e le attiviste che ci hanno dato una mano in questa battaglia.