Da Fratelli d’Italia a volontario sulla Sea Watch, Il messaggio di Massimiliano Rugo
Livorno 18 gennaio 2020 – Intervista a Massimiliano Rugo, ex membro di Fratelli d’Italia, che ha deciso dopo le sue dimissioni di chiedere di partire come volontario sulla Sea Watch per salvare le vite dei migranti in mare.
Quali sono le motivazioni che ti hanno hanno portato a dare dimissioni dal partito di Giorgia Meloni ?
“Io ho dato le dimissioni da Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Bibbona un mese fa.
Non ho cambiato idea o opinione politica, rimango sempre un politico di destra legato al vecchio concetto della destra di Giorgio Almirante, il Movimento Sociale Italiano.
Ho sempre vissuto con malessere l’alleanza del mio partito con la Lega di Salvini; quattro o cinque anni fa erano all’inizio, ma adesso per me non è più tollerabile una cosa del genere, quindi nel rispetto del partito (FdI) che mi ha accolto, non potevo stare a criticare le loro decisioni. Il partito deve fare il suo percorso ed io per coerenza voglio fare il mio. Proprio per questo ho dato le dimissioni”.
Come ti è venuta l’idea di chiedere di andare come volontario sulla Sea Watch?
“In questo contesto c’è stata una discussione sui social in merito alla sentenza della che ha assolto Carola Rackete ed io mi sono espresso dicendo: andare a salvare i bambini in mare, per me è una cosa normale, ma anche se fossero dei criminali, le persone si salvano, poi se sono criminali si mandano in galera. Se sono da rispedire nel loro paese si rimandano nel loro paese, ma le persone si salvano a prescindere.
Questo non è un concetto di destra e non è un concetto di sinistra: questi sono i diritti fondamentali degli esseri umani.
Per una questione di coerenza ho voluto mandare una sorta di messaggio, rendendomi disponibile ad andare come volontario sulla Sea Watch a salvare i bambini che muoiono in mare. Un messaggio affinché la coscienza delle persone si risvegli un’attimino e dica: fermi un po’, dove vogliamo arrivare con questa bagarre politica, a dire il peggio del peggio o riflettiamo un pochino su quello che si dice?” – “Oggi siamo arrivati ad una copertura mediatica di alcuni spot elettorali che sono allarmanti”
Questo tuo messaggio a chi è rivolto?
“Questa mia decisione di uscire dal partito dell’onorevole Giorgia Meloni (FdI) e chiedere di andare come volontario sulla Sea Watch, per me è un messaggio che invio a tutti gli italiani ed in particolare a quelli di centro destra che fanno parte di una coalizione guidata da una persona che si è sempre professata antifascista e partigiana comunista come Matteo Salvini.
Io l’ho conosciuto negli anni 90 a Milano che faceva i comizi tra i comunisti padani.
Siamo arrivati al paradosso che un comunista padano, secessionista e anti italiano guida la coalizione di centro destra e prende in giro pure i comunisti.
Siamo arrivati a questo ed io sinceramente, con tutto il rispetto per i miei colleghi di partito (io ci lascio anche degli amici) però lascio a loro far parte di questa coalizione, a me non interessa e mi ripeto, proprio per rispetto verso di loro ho dato le mie dimissioni, non posso far parte del partito e criticarlo aspramente per le scelte che fa”.
Alle voci che dicono che sei pronto a passare ad un’altro partito del centro sinistra cosa rispondi?
“Alle voci di passaggio ad altri partiti, rispondo assolutamente no, nasco nella destra perchè sono cresciuto con i valori del Movimento Sociale, mio padre era del Movimento Sociale, però mi piace anche evidenziare che mia madre era un’operaia comunista di Berlinguer. Sono cresciuto in mezzo a questi due personaggi e forse per questo ho anche una visione più equa della politica, nel senso che le persone per bene non sono né di destra né di sinistra o perlomeno possono essere sì di destra che di sinistra senza necessariamente criminalizzare un soggetto o ancora di più un avversario politico in quanto tale”.
Quindi ti piacerebbe una destra che mantenesse i diritti inviolabili dell’uomo?
Giorgio Almirante quando ha fondato il Movimento Sociale Italiano traghettò i vecchi fascisti nella Repubblica, quindi voglio dire, tutte persone che hanno giurato fedeltà alla Repubblica italiana e la Repubblica italiana parla chiaro, senza contare i diritti inviolabili dell’uomo. Io sono un giovane del ’74 quindi ti voglio dire che il fascismo non mi appartiene, ma non appartiene a nessuno che non è nato nel fascismo e che ha vissuto nel fascismo; poi le nostalgie le lasciamo ai “bischeri”, non c’è bisogno di pensieri nostalgici. Qui bisogna riflettere sul paese nel quale si vive e quali sono i fondamenti della nostra Costituzione e della nostra vita”.
“Salvare una persona in mare, sia chi sia, si salva. Poi io dopo posso avere una idea di destra nel senso che bisogna difendere i confini, che bisogna contrastare la criminalità, che l’immigrazione vada regolamentata, contrastare l’immigrazione clandestina, ma tutto questo va fatto nel rispetto della Costituzione e dei diritti fondamentali dell’uomo”