Sport 20 Luglio 2018

Da Kiev a Livorno, la lotta come scuola di vita 

L’assessore allo sport Andrea Morini ha ricevuto gli atleti della nazionale ucraina under 16 di lotta libera

 

Livorno, 19 luglio 2018 – L’assessore allo Sport, Andrea Morini, ha ricevuto nella Sala delle Cerimonie del Palazzo Comunale i ragazzi della Nazionale ucraina di Lotta olimpica stile libero, che da alcuni giorni stanno partecipando a un camp estivo presso la palestra Livorno Fight Team.

 

“La nostra città – sottolinea l’assessore Morini – ha una lunga e gloriosa tradizione per quanto riguarda la lotta libera. Una credibilità e un prestigio riconosciuti a livello internazionale, che testimonia una volta di più che Livorno è la città perfetta per diventare capitale europea dello sport nel 2019.

Non dimentichiamoci che se siamo sempre ai primissimi posti per indice di sportività, non lo dobbiamo solo alle performance eccellenti dei nostri atleti professionisti di punta, ma proprio all’esistenza di una rete di palestre e associazioni sportive che formano giorno per giorno migliaia di ragazzi. In questo caso, poi, abbiamo l’onore di contribuire alla preparazione di questi giovani lottatori ucraini in vista di una nuova stagione di competizioni internazionali”.

 

“Quello che stiamo cercando di insegnare a questi ragazzi – spiega Igor Nencioni della palestra ospite – è il valore della lotta libera. Uno sport che tanti reputano essere “di serie B” ma che in realtà affonda le sue radici nell’antichità. E soprattutto è una disciplina dal forte impatto sociale: sono decine i giovani che con la nostra palestra siamo riusciti a togliere dalla strada per iniziarli a questo sport che allena corpo e mente. Siamo onorati che la nazionale ucraina abbia scelto Livorno per completare la formazione di questi ragazzi. Ringrazio il Comune e l’assessore per averci ricevuto”.

“C’è però – conclude polemico Nencioni – un grande assente. Un assente non giustificato che è il Coni provinciale, che non si è minimamente preoccupato di portare nemmeno un saluto a questa giovane rappresentanza internazionale. Un’occasione persa”.