Da Roma 170mila tonnellate di rifiuti al giorno a Livorno e Rosignano, la denuncia di FdI
“Che Giani e il PD toscano contassero poco nello scacchiere nazionale non lo scopriamo certo oggi. Ma a tutto c’è un limite.
Roberto Gualtieri, neo sindaco della capitale, non appena si è insediato ha pensato bene di rifilare alla Toscana 70 tonnellate di rifiuti, che andranno all’inceneritore di Livorno, e altre 100 tonnellate alla discarica di Rosignano, ogni giorno e per tutto il 2022.
Il governatore Giani dice che non esiste alcun accordo, ma a noi non bastano le sue inconsistenti parole.
Non dimentichiamoci che l’ex Presidente Enrico Rossi, non meno di due settimane fa, ha riferito in Commissione d’Inchiesta che l’ultimo accordo con la Regione Lazio risaliva al 2019.
Peccato che invece scada proprio quest’anno così come abbiamo scoperto grazie a un nostro accesso agli atti!!
Pretendiamo che Giani venga in Consiglio regionale a dichiarare ufficialmente che neanche un sacchetto di spazzatura romana, o di qualsiasi altra città italiana, arriverà in Toscana. La nostra Regione non deve accollarsi i problemi della gestione totalmente fallimentare del governo grillino prima, e adesso di quello di sinistra.
È inaccettabile che la Toscana sia ancora gravata di rifiuti che vanno a finire in discarica, come nel caso dell’impianto di Scapigliato, a Rosignano. La Regione dovrebbe occuparsi di stilare un piano dei rifiuti aggiornato e serio anziché di togliere le castagne dal fuoco alle amministrazioni del suo stesso colore politico”. Dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, e Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e vice-presidente della IV Commissione regionale.
“La notizia è davvero preoccupante. Non solo per il carico di lavoro che il termovalorizzatore livornese dovrà subire, ma anche per il trasporto di questa enormità di rifiuti. Un trasporto, che molto probabilmente avverrà su gomma, e quindi produrrà traffico e ulteriore inquinamento. Non dimentichiamoci, poi, che l’impianto di Livorno è stato predisposto per bruciare CDR (Combustibile da Rifiuto). Il nostro termovalorizzatore è stato pensato presupponendo che l’indifferenziato fosse di buona qualità e purtroppo così non è, causando varie problematiche all’impianto. La preoccupazione è tanta, quindi, perché non si conosce la qualità del rifiuto che arriverà da Roma” sottolinea Andrea Romiti, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio comunale livornese.