Dal 1° giugno riapriranno in sicurezza tutti i centri diurni presenti sul territorio
Toscana (Livorno), 17 maggio 2020 – Riapriranno lunedì 1° giugno tutti i centri diurni per persone con disabilità presenti sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest.
Lo comunica la direttrice del Dipartimento Servizio Sociale, non autosufficienza e disabilità Laura Brizzi, spiegando che il riavvio delle attività di queste strutture semiresidenziali, avverrà in sicurezza per ospiti ed operatori.
“Stiamo entrando nella fase due – sottolinea la direttrice – la Regione Toscana con l’ordinanza numero 49 e con la delibera del 4 maggio scorso ha dato un segnale importante anche per le persone con disabilità, che hanno molto sofferto per l’emergenza Covid-19 e per le misure di distanziamento sociale, non potendo più frequentare i loro luoghi abituali.
La Regione ha quindi dato alle Aziende sanitarie l’ indicazione di riaprire quanto prima queste strutture.
L’Asl, ha elaborato una procedura operativa che indica quali sono le migliori azioni perché le persone con disabilità possano tornare a frequentare i centri in sicurezza.
La procedura è riportata in una delibera aziendale che abbiamo firmato il 14 maggio 2020.
l protocollo definito dalla Regione, la quale ha anche messo a nostra disposizione un importante finanziamento, circa un milione di euro diviso tra le dieci zone, per supportare i gestori dei centri diurni anche economicamente e garantire una ripresa rapida e sicura.
Faremo anche una campagna di test sierologici sia per il personale che per gli ospiti e ripeteremo questi esami ogni 15 giorni”.
“A partire dal 1° giugno – continua la direttrice – potremmo così dare la possibilità a 938 persone con disabilità di tornare a frequentare i centri diurni, distribuiti capillarmente sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest. La ripresa delle attività permetterà inoltre il rientro al lavoro in sicurezza di 425 operatori.
Sempre il 1° giugno e con la stessa procedura, riapriranno anche i centri diurni per la salute mentale.
Garantiremo così alle 882 persone con una disabilità di tipo psichico di poter frequentare nuovamente i loro luoghi di vita, insieme ai 109 operatori che li seguono e che potranno, anche loro, tornare al lavoro in sicurezza.
Credo che sia un segno di civiltà, da parte della Regione Toscana e delle Asl, aver pensato alle persone che, insieme alle loro famiglie, maggiormente hanno sofferto per il forzato isolamento ed il distanziamento sociale, imposti dall’emergenza Coronavirus”.