Dal sostegno alla povertà sino alla sicurezza partecipata, Le proposte di Stella Sorgente (M5S)
Livorno, 22 settembre 2022 – Lavoro, sostegno ai più deboli e idee per rilanciare l‘economia locale. Stella Sorgente, già vicesindaco e candidata M5S alla Camera ci fa il punto sul suo programma.
“Uno dei nostri pilastri è il salario minimo, da fissare ad almeno a 9 euro l’ora, proposta già presentata in Parlamento dall’ex ministra Nunzia Catalfo. Lavorare per 3-4 euro lordi l’ora è sfruttamento e non è più tollerabile in un Paese civile. Anche a Livorno servono risposte per chi lavora ricevendo salari bassi, come accade ad esempio in alcune cooperative. Vogliamo porre fine anche ai tirocini non retribuiti”.
E non è solo una questione di salario minimo, perché “noi abbiamo il dovere di sostenere chi il lavoro non lo riesce a trovare. In quest’ottica il reddito di cittadinanza è uno strumento indispensabile, che può e deve essere migliorato, ma è assurdo anche solo pensare di poterlo togliere. Della platea degli aventi diritto due terzi non possono o sono difficilmente occupabili, ma un terzo – se mettiamo mano alle politiche attive del lavoro – può essere meglio avviato a un’occupazione dignitosa. Non si tratta di un problema di facile soluzione, perché in Italia questo meccanismo non ha mai funzionato. Il reddito di cittadinanza è una misura innovativa e necessita di un monitoraggio affinché entri bene a regime; tra l’altro le politiche attive per il lavoro sono una competenza prevalentemente regionale.
E chi amministra le regioni? Gli avversari del M5S che per affossare noi affossano il Reddito, solo che a farne le spese sono i cittadini bisognosi.
Un vile gioco politico sulla pelle delle persone. Ma una cosa da migliorare sul reddito di cittadinanza c’è sicuramente: vorremmo svincolare la “quota B” del reddito, destinata al pagamento dell’affitto, attualmente vincolata a massimo 280 euro. Questa quota potrebbe essere versata anche direttamente dallo Stato ai proprietari delle case in modo da dare garanzie sugli affitti ed evitare insolvenze”.
“Bisogna inoltre – prosegue Sorgente – guardare con attenzione alla povertà e ai nuovi poveri. Chi vuole demolire il reddito di cittadinanza dimentica o non vuole considerare che è stato fondamentale per arginare la crisi lavorativa innescata dal covid e che serve ad aiutare anche chi si trova in un momento di difficoltà temporanea. Permette alle persone di fare la spesa, pagare le bollette, di garantire la tenuta sociale del Paese. Io vengo da una famiglia modesta e non parlo di cose che non conosco”.
Il Movimento Cinque Stelle “dà importanza all’ascolto e al confronto: chi ha approcci propositivi – dall’associazionismo fino agli imprenditori – può contribuire a migliorare il mondo del lavoro e le possibilità di accedervi. Ma chi vuole solo distruggere una misura di civiltà troverà in noi una difesa a oltranza”.
“Su Livorno, da Roma, si possono fare molte cose: a partire dalle bonifiche dei terreni industriali, occasione per migliorare l’ambiente e per creare lavoro nella loro esecuzione. C’è poi una sanità che deve essere inquadrata in modo più ampio, non solo con gli edifici ma soprattutto con i servizi effettivi che andranno alle persone. Sul capitolo energia, bisogna spingere sulle rinnovabili e non su fossile e nucleare, magari con un nuovo 110% in chiave ancora più green.
Con le rinnovabili possiamo creare migliaia di posti di lavoro e triplicare la nostra produzione di energia: occupazione e autonomia energetica.
Un tema che mi sta particolarmente a cuore è quello della sicurezza partecipata. Dobbiamo portare avanti insieme un potenziamento degli organici della Municipale, che vada di pari passo con la riqualificazione urbana e commerciale.
Mi vengono i brividi solo a pensare cosa sarebbero i nostri quartieri se chiudessero bar e attività: le piazze si svuoterebbero e la sicurezza calerebbe in maniera importante.
Qualcosa subito – a livello comunale – si può fare ma non è stato ancora fatto. Il codice del commercio regionale consente azioni dirette come sgravi Imu e Tari per favorire l’affitto dei locali; è possibile anche dissuadere l’apertura di certe attività. A Livorno invece con questa Giunta non si vede né la diminuzione di reati, né l’erogazione di incentivi”.
Sul capitolo infrastrutture e collegamenti, Sorgente ricorda come “Rossi ci accusava di remare contro il porto e di frenare il Piano Regolatore Portuale. Noi avvertimmo subito che il progetto originario della Darsena Europa era abnorme e di difficile realizzazione pratica.
Non ci hanno voluto ascoltare, sono andati a diritto e il risultato è stato perdere degli anni per poi iniziare a progettarne una versione light. Il problema si scarica però sulla pelle delle persone, perché se Livorno era area di crisi complessa nel 2015, ora che cos’è?”.
“Su Piombino noi siamo contro il rigassificatore. La città non può tollerare pure una struttura del genere in porto. E dopo tutto quello che quella città ha passato, da certi toni che si sentono pare sia tutta colpa dei piombinesi se saremo al freddo questo inverno, se le bollette sono più care o se c’è una acciaieria ferma da anni e un terreno enorme bloccato e inquinato.
Piombino merita rispetto”.
Sorgente conclude con gli aspetti valoriali del Movimento. “Non ci dimentichiamo la scuola: vanno migliorati (e costruiti) gli edifici, serve più attenzione al supporto psicologico e alla disabilità. Le comunità educanti, insieme alle associazioni, possono aiutare i nostri giovani”.
Ed infine anche tutto il capitolo diritti: “Continueremo a sostenere il progetto di matrimonio egualitario, la cui prima firmataria è stata la nostra Senatrice Alessandra Maiorino”.