Porto 6 Agosto 2017

Darsena Europa – Livorno Libera: “anche questo nuovo progetto rischia di naufragare miseramente”

I CONSIGLIERI DI LIVORNO LIBERA SULLA DARSENA EUROPA

“LA GARA per la piattaforma Europa è stata revocata con informativa firmata dal presidente Corsini in data 27 luglio, e pubblicata come da legge nei giorni scorsi.

Alla fine il tempo ci ha dato ragione. La Darsena Europa si presentava, fin dall’inizio, come un progetto difficilmente realizzabile e, comunque, ad elevatissimo impatto ambientale.

Mesi e mesi di aspri confronti, dentro e fuori il M5S, per poi arrivare all’epilogo che conosciamo: abbiamo buttato via due anni e mezzo.

Oggi sappiamo che il nuovo progetto potrebbe interessare le sole due vasche di colmata esistenti, dopo opportuna stabilizzazione. Esattamente quello che proponemmo due anni e mezzo fa. Basta guardare gli streaming (o il contenuto di uno degli interventi del consigliere di Livorno Libera, Giuseppe Grillotti, al seguente link

Nel frattempo sono cambiate le normative regionali sui dragaggi. Quelli che prima erano fanghi di escavazione portuali non smaltibili previa bonifica, oggi lo sono. E presto, quella che oggi viene indicata dalla normativa come area SIN (sito di interesse nazionale) e, quindi, soggetta ad interventi prioritari di bonifica, sarà deperimetrata e riqualificata diversamente per consentire di smaltire i fanghi di dragaggio in tutta tranquillità. Un pò come alcuni anni fa si elevarono i limiti di legge dell’atrazina nell’acqua per renderla nuovamente potabile. Stessa cosa.

Nella prima cartina riportiamo la situazione attuale, in cui si vede l’area SIN così come identificata dall’attuale normativa: il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 22 maggio 2014, avente per oggetto la “Ridefinizione del perimetro del sito di bonifica di interesse nazionale di Livorno”.

Nella seconda cartina si riportano, invece, le curve batimetriche delle acque antistanti le due vasche di colmata, ad evidenziare come tali condizioni non agevolino neanche la soluzione di utilizzare questo spazio per la realizzazione della “Nuova Darsena Europa”.

I milioni di metri cubi di fanghi da rimuovere per raggiungere i 16/18 metri di profondità dei fondali (probabilmente superiori, in quantità, a quelli del vecchio progetto) comporteranno non pochi problemi, anche dal punto di vista economico. Visto che per contenerli non potranno più essere utilizzati i due moli precedentementi previsti che, non a caso, erano stati pensati di quelle dimensioni, così importanti. Con il risultato che anche questo nuovo progetto rischia di naufragare miseramente.

Alla fine questi progetti costano. Costano all’intera collettività. L’aver previsto l’impermeabilizzazione del fondo delle due vasche di colmata (oggi non più necessaria) ha comportato uno spreco di risorse di centinaia di migliaia di euro. Il vecchio progetto della Darsena Europa lo stesso. Ora attendiamo un nuovo progetto che vedrà impegnate altre risorse pubbliche (leggi dei cittadini). Ma la domanda è: alla fine riusciremo mai a vedere la luce di un qualcosa di effettivamente realizzabile? Ai posteri l’ardua sentenza …..”