Darsena Europa, Roberta Macii: “bando sarà lavoro collegiale”
Livorno 16 maggio 2025 Darsena Europa, Roberta Macii: “bando sarà lavoro collegiale”
Il punto di vista della vicecommissaria dell’opera, Roberta Macii
Sul bando di gara per la individuazione del soggetto privato chiamato a realizzare e gestire la Darsena Europa, la rotta da seguire è già stata tracciata ed è quella descritta dall’art.193 del Codice degli Appalti, che stabilisce le modalità con le quali si deve svolgere la finanza di progetto su iniziativa privata.
Richiamandosi al principio comunitario della good governance, inserito per la prima volta nel libro bianco della Commissione Curopea, la vice commissaria della struttura commissariale dell’opera, Roberta Macii, ha sottolineato come l’art.193 distingua due aspetti importanti:
“L’interesse pubblico anche preliminare – afferma il legislatore – può essere declinato anche in fase anticipatoria, ma va comunque verificata la coerenza rispetto alle determinazioni a monte dell’Istituzione” ha spiegato la vicecommissaria nel corso di un convegno dedicato alla portualità e coordinato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale nell’ambito della Biennale del Mare e dell’Acqua, la quattro giorni di iniziative promossa dal Comune di Livorno per mettere al centro la vocazione marittima della città e di chi vive il mare in tutte le sue declinazioni.
Il secondo aspetto fa riferimento ai fabbisogni dell’Ente, che devono essere “qualcosa di misurabile, che dà indicazioni di performance, accogliendo le istanze della comunità portuale e degli armatori”.
Quello che conta sapere, secondo la Macii, è che la Darsena Europa non è soltanto un pezzo di terra su cui realizzare un terminal ma un pacchetto completo, “che offrirà al porto e al mondo una visione di insieme”. Una visione nella quali sia ricompresa “la realizzazione di una strada che dalla FI.PI.LI. atterra direttamente sulla Piattaforma, la realizzazione del Piano del Ferro, l’affidamento del progetto sul Ponte dello Scolmatore e il Piano Organico Porto”.
Nel corso del suo intervento al convegno, la Macii ha messo in evidenza l’elemento strategico di un progetto che coinvolga competenze professionali, istituzioni ed operatori, nel pieno rispetto del principio della collegialità delle decisioni da assumere.
Quello della corresponsabilità è un tema che sta a cuore alla dirigente dell’Autorità di Sistema Portuale di Livorno-Piombino. “L’Italia – ha detto – pecca di un formalismo eccessivo: si preferisce, perché si ha paura, restare aderenti a degli schemi codificati anche quando sappiamo che non sono grado di rispondere alle nostre esigenze. In questi casi, tenuto conto del valore che il pubblico mette a disposizione nel mercato globale, è necessario far partecipare tutti all’assunzione delle decisioni”.
Il bando di gara per l’individuazione del soggetto privato non sarà allora un documento redatto negli uffici dell’Autorità Portuale all’ombra di sguardi indiscreti ma un lavoro corale: “Non realizzeremo un bando ma un documento strategico di sistema che ci accompagni al traguardo della realizzazione della Piattaforma Europa”.
Quello che serve è un “governo multilivello che va dal Governo centrale al Ministero competente, alla Regione, all’AdSP, agli armatori e al Cluster portuale. Solo in questo modo saremo in grado di raggiungere il risultato”.