Ddl Appalti e clausola sociale, nel nostro territorio a rischio 6mila posti di lavoro
Se il testo del ddl Appalti così come approvato dal Senato ottenesse il via libera anche della Camera sarebbe introdotta una norma negativa e pericolosa. All’interno dei bandi di gara relativi agli appalti di servizi pubblici non sarebbe infatti più prevista l’obbligatorietà di inserire clausole sociali per la salvaguardia dell’occupazione: l’inserimento di tale clausola diventerebbe solo facoltativo. Tutto ciò è inaccettabile.
Alla Camera chiediamo pertanto di reintrodurre l’obbligatorietà della clausola sociale. In caso contrario il rischio è che ogni cambio di appalto si trasformi in licenziamenti e perdita di reddito. Stimiamo che circa il 70% della forza lavoro riconducibile ai settori pubblici sia esternalizzata: appalti delle pulizie, ristorazione, vigilanza, formazione, spazzamento delle strade, manutenzione del verde, call center, scuolabus, lettura contatori, assistenza domiciliare, consegna ausili protesici, servizio luci votive, solo per citarne alcuni. Se il testo del ddl Appalti non subisse modifiche, su Livorno e provincia ci sarebbero pertanto 6mila posti di lavoro a rischio. Non possiamo accettarlo.
Lunedì 11 aprile dalle ore 10 alle ore 12 Cgil, Uil e le varie categorie effettueranno un presidio davanti alla Prefettura di Livorno. Invitiamo la cittadinanza a sostenere la nostra mobilitazione: giù le mani dalla clausola sociale!
Lo dichiarano Monica Cavallini; (vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno) e Flaviano Bardocci (funzionario Filcams-Cgil provincia di Livorno)