Cronaca 5 Giugno 2020

Decreto Rilancio, Berti (M5S): “Il Porto di Livorno avrà sostegno dallo Stato”

Decreto Rilancio, Berti (M5S): Proposto emendamento per aumentare di 9 volte i fondi ai porti, “un aiuto concreto per Livorno”

 

Livorno 5 giugno 2020 – L’emendamento proposto dall’onorevole Francesco Berti (M5S)da inserire nel Decreto Rilancio.

“Aumentare di 50 milioni le risorse destinate ai porti italiani.

È questo l’obiettivo di uno degli emendamenti al “Decreto Rilancio” firmati da Francesco Berti, Deputato livornese del M5S.

«Con questo emendamento» – spiega Berti – «incrementiamo da 30 a 80 i milioni destinati alle Autorità di Sistema Portuale (AdSP) per far fronte alla profonda crisi economica determinata dall’emergenza Covid-19 che ha colpito duramente anche il settore strategico della portualità. In particolare, grazie alla proposta depositata dalla collega del M5S Marta Grande, aumentiamo di ben 9 volte (da 6 a 56) i milioni destinati a quelle AdSP che, prive di risorse proprie o di avanzi di amministrazione, si trovano oggi in particolare difficoltà.

Fondi che queste dovranno obbligatoriamente utilizzare per sostenere economicamente i
lavoratori e le imprese portuali che costituiscono il vero motore del funzionamento dei nostri porti».

Le principali novità che il “Decreto Rilancio” porta in dote al settore portuale riguardano:

1 – La possibilità per le AdSP, gli enti pubblici che governano i porti italiani, di accordare
riduzioni, fino all’azzeramento, dei canoni concessori relativi alla gestione di beni demaniali,
aree e banchine marittime, servizi ed operazioni portuali anche per il supporto ai passeggeri.

Potranno essere ridotti o azzerati i canoni relativi al 2020 per quelle imprese portuali che
hanno subito diminuzioni di fatturato.

 

2 – Altra importante novità riguarda la possibilità da parte delle AdSP di sostenere le imprese che forniscono lavoro portuale erogando un contributo di 60 euro ad ogni dipendente per ciascuna giornata lavorativa persa rispetto allo stesso mese del 2019.

Alla realizzazione di queste misure, nel caso in cui le AdSP non possano contare su risorse proprie, sono destinati 6 milioni di euro che con l’approvazione dell’emendamento potrebbero lievitare fino a 56.

Altri 24 milioni sono invece previsti per l’indennizzo dei lavoratori delle società cooperative che si occupano degli indispensabili servizi di ormeggio.

«Le misure sul settore portuale già previste dal “Decreto Rilancio” ed ulteriormente rafforzate
dall’emendamento proposto dal M5S» – sottolinea Berti – «saranno fondamentali per tutti i porti gestiti dall’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale.

I dati del primo quadrimestre 2020 relativi agli scali portuali di Livorno, Piombino e dell’Isola d’Elba evidenziano una situazione drammatica.

 

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nello scalo labronico gli attracchi sono diminuiti del 19% e gli arrivi delle crociere si sono addirittura ridotti del 81,3%.

Situazione difficile anche per i porti di Piombino e dell’Isola d’Elba che hanno fatto registrate nello stesso periodo una perdita del 56,8% nella movimentazione di passeggeri».

La crisi ha dimensioni globali e alcune previsioni stimano, per il solo 2020, una riduzione tra l’8% e il 10% del traffico di container a livello mondiale.

Dati allarmanti anche per il settore crocieristico: il nostro paese avrebbe già perso circa 5,5 milioni di passeggeri e 2.227 attracchi.

«Tutti questi dati» – prosegue Berti – «evidenziano la necessità di intervenire rapidamente per sostenere un settore fondamentale per l’economia del nostro territorio.

Quando parliamo di porti dobbiamo pensare sia alle centinaia di persone e di aziende che quotidianamente operano in questi scali logistici ma anche a tutto l’indotto che queste infrastrutture generano sul territorio.

Secondo un recente studio sull’economia del mare, realizzato dalla Camera di Commercio Maremma e Tirreno, la filiera della movimentazione merci e passeggeri nella nostra provincia rappresenta da sola il 50% di quella di tutta la Toscana.

I porti costituiscono un fattore determinante nello sviluppo della blue economy: un settore che nel solo 2018 ha generato nella provincia di Livorno un valore aggiunto diretto e indiretto di circa 3 miliardi di euro. «L’emendamento da noi proposto» – conclude Berti – «va nella direzione di sostenere lavoratori, imprese ed operatori di un settore fondamentale e strategico per Livorno e per l’Italia intera».

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