Attualità 1 Luglio 2024

Decreto targhe prova, a rischio aziende automotive e centinaia di lavoratori, Gazzetti: ” Rischio tsunami occupazionale”

Decreto targhe prova, a rischio aziende automotive e centinaia di lavoratori, Gazzetti: " Rischio tsunami occupazionale"Livorno 1 luglio 2024 – Decreto targhe prova, a rischio aziende automotive e centinaia di lavoratori, Gazzetti: ” Rischio tsunami occupazionale”

Il decreto del presidente della Repubblica del 21 dicembre 2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio ed entrato in vigore dalla data del 29 febbraio 2024 rinorma gli articoli 1,2 e 3 del Dpr 474/2001.  Tra le modifiche apportate, quella sulle targhe prova. Ma cosa cambia?

Le modifiche vanno a colpire coloro che operano nelle attività di trasferimento delle auto (nel caso di Livorno) dal porto ai vari piazzali di stoccaggio. Mentre fino ad ora le concessioni prevedevano la targa prova per ogni dipendente adesso con il nuovo dpr, verrà concessa una targa prova ogni 5 dipendenti.

Quindi facciamo un esempio; se un’azienda che movimenta auto ha 100 dipendenti che le trasportano per lei, mentre prima aveva 100 targhe prova, adesso avrà 20 targhe prova

Questa situazione creerà un surplus di personale e sicuramente nel caso in esempio, 80 dipendenti rimarranno inutilizzati e senza lavoro e costringeranno molte aziende a chiudere. C’è anche il rischio che i traffici auto che attualmente arrivano a Livorno per l’impossibilità di essere movimentati prendano altre vie verso nuove città. Fortunatamente la norma è nazionale e il problema non è solo labronico ma è lo stesso di molte altre realtà portuali.

 

Questa nuova situazione porta ad un serio problema logistico e  mette in serio pericolo i lavoratori del settore che già oggi sono una fascia di lavoratori deboli

Il consigliere regionale Francesco Gazzetti (Pd) interviene sul problema e dichiara:

“Il Governo modifichi norma che rischia di provocare uno tsunami occupazionale.

Il governo modifichi immediatamente la normativa sulle “targhe prova” che rischia di provocare un vero e proprio tsunami occupazionale con centinaia di licenziamenti a Livorno come in tutta Italia.

Bene hanno fatto i nostri parlamentari a raccogliere il grido d’allarme proveniente dai territori, promuovendo iniziative che supportiamo e che seguiremo con grande attenzione. E voglio ringraziare l’onorevole Marco Simiani che in questa occasione ha richiamato l’attenzione anche sul taglio dei finanziamenti alle opere di connessione ferroviaria tra porto di Livorno ed interporto di Guasticce.

Il governo si svegli dal torpore e mantenga le numerose promesse fatte perché ora è il momento dei fatti».

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