Denunciato per spaccio e resistenza un tunisino senza fissa dimora e irregolare
Livorno 6 giugno 2024 – Denunciato per spaccio e resistenza un tunisino senza fissa dimora e irregolare
Nella serata di mercoledì 5 giugno u.s., allo scopo di rispondere alla richiesta di sicurezza da parte della cittadinanza nella zona di piazza della Repubblica e zone limitrofe, la Questura di Livorno ha organizzato mirati servizi di controllo del territorio con l’ausilio di due equipaggi automontati del Reparto Prevenzione Crimine Toscana di Firenze.
Durante tale servizio venivano effettuati posti di controllo durante i quali si procedeva alla seguente attività:
16 veicoli controllati;
44 persone controllate;
1 esercizio commerciale controllato.
Nell’occasione veniva deferito in stato di libertà un cittadino tunisino del 1997, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, per spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.
Lo straniero, durante un controllo ad un esercizio commerciale di piazza della Repubblica, si nascondeva, in un primo momento, all’interno del bagno e successivamente tentava la fuga scappando velocemente all’esterno del Bar.
Gli agenti riuscivano a bloccarlo nonostante opponesse resistenza e dal successivo controllo personale venivano rinvenute due palline termosaldate di sostanza stupefacente di tipo cocaina e denaro suddiviso in banconote di piccola taglia.
Veniva inoltre trovato in possesso di un orologio da polso non funzionante ma scavato all’interno creando un nascondiglio per oggetti di piccola dimensioni.
Il tunisino veniva condotto presso gli Uffici della Questura per le pratiche di rito.
Inoltre, sempre durante i predetti controlli del territorio, veniva fermata, dal personale della Sezione Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, una persona a bordo di motociclo scooter che dai successivi accertamenti ne risultava denunciato il furto in data 6 maggio u.s. Il conducente, risultato essere cittadino tunisino del 1994, in Italia senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale e con numerosi precedenti di polizia e penali, veniva condotto presso gli Uffici della Questura dove veniva deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione.
Lo scooter, Honda JF53, veniva restituito alla proprietaria.
Va precisato che i procedimenti penali non sono ancora definiti e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevoli gli indagati.