Deregulation urbanistica, Rifondazione. “Con la scusa del PNRR, il consiglio regionale approva”
Marco Chiuppesi, Segretario Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea commenta così l’approvazione in consiglio regionale della proposta di legge 92
“Il Consiglio Regionale toscano approva la deregulation urbanistica, con la scusa del PNRR. Al via le colate di cemento decise da pochi.
Più consumo di suolo, meno strumenti di verifica e di partecipazione, cancellato il ruolo dei consigli comunali.
Riannodiamo la mobilitazione politica e sociale contro questo scempio
Con l’approvazione della proposta di legge 92 il Consiglio Regionale toscano ha scritto una bruttissima pagina della sua storia, contro la cosiddetta legge Marson e soprattutto contro un’idea programmatoria che vede come centrali la tutela dell’ambiente e il ruolo delle comunità locali.
Con questa nuova legge infatti, con la scusa di poter impiegare al meglio i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si cancella il ricorso alla Valutazione Ambientale Strategica
Si bypassa completamente il ruolo dei Consigli Comunali sulle varianti urbanistiche demandando – solo parzialmente per altro – alle conferenze dei servizi la funzione di decisori politici, si comprime la partecipazione e si amplia la possibilità di ulteriore consumo di suolo.
Insomma invece di una svolta verso un nuovo modello di sviluppo che pandemia, guerra, crisi economica e ambientale rendono ogni giorno più evidentemente necessario; si va nella direzione opposta, proprio con la scusa di utilizzare i fondi per realizzare la svolta medesima in Toscana.
Si deve accelerare per poter non perdere il treno del PNRR? Perché non si sono potenziati tutti gli strumenti regionali e soprattutto comunali, perché non si sono rafforzati gli organici degli uffici?
A beneficiare di questa legge sicuramente saranno gli interessi particolari forti, mentre l’interesse generale sarà sacrificato.
E se si parla di procedure temporanee è bene ricordare che invece i progetti saranno definitivi e condizioneranno la vita delle toscane e dei toscani per i prossimi decenni.
Come Rifondazione Comunista lo scorso gennaio fummo fra i promotori di un importante presidio sotto il consiglio regionale per fermare questa deregulation urbanistica, ci impegneremo per riannodare i fili della collaborazione e mobilitazione politica e sociale contro questo scempio.