Attualità 17 Dicembre 2025

“Difendere i confini non è reato”: definitiva l’assoluzione di Matteo Salvini per il caso Open Arms

Livorno 17 dicembre 2025 “Difendere i confini non è reato”: definitiva l’assoluzione di Matteo Salvini per il caso Open Arms

“Difendere i confini non è reato”: definitiva l’assoluzione di Matteo Salvini per il caso Open Arms“Difendere i confini non è reato”: definitiva l’assoluzione di Matteo Salvini per il caso Open Arms

È definitiva l’assoluzione di Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. La Corte di Cassazione ha messo la parola fine al procedimento giudiziario che vedeva il vicepremier accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio in relazione alla gestione dello sbarco dei migranti nell’estate del 2019.

La decisione è arrivata dalla quinta sezione penale della Suprema Corte, che ha rigettato il ricorso “per saltum” presentato dalla Procura di Palermo contro l’assoluzione pronunciata in primo grado. Con questa sentenza, la Cassazione ha reso irrevocabile il verdetto, chiudendo definitivamente il caso.

Secondo i giudici, non sussistono gli estremi per ribaltare l’assoluzione già stabilita, confermando così la legittimità dell’operato dell’allora ministro dell’Interno. La vicenda giudiziaria ruotava attorno alla decisione di non autorizzare immediatamente lo sbarco dei migranti soccorsi dalla nave Open Arms, scelta che la difesa ha sempre inquadrato nell’esercizio delle prerogative politiche e istituzionali del ruolo ricoperto.

Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Giulia Bongiorno, legale di Salvini, che ha sottolineato come il procedimento “non avrebbe nemmeno dovuto iniziare”. Secondo la difesa, il ricorso presentato dalla Procura era “totalmente fuori dal mondo”, ma ciò che conta, ha ribadito Bongiorno, è “la conferma della correttezza dell’operato di Salvini”.

Con la pronuncia della Cassazione si chiude uno dei processi più discussi degli ultimi anni sul tema dell’immigrazione e della gestione dei confini, una vicenda che ha avuto un forte impatto politico e mediatico. La sentenza rafforza il principio secondo cui le scelte compiute nell’ambito dell’indirizzo politico e della sicurezza nazionale non possono essere automaticamente assimilate a responsabilità penali.

La decisione della Suprema Corte rappresenta dunque l’atto finale di un lungo iter giudiziario e riafferma un punto fermo: per i giudici, nel caso Open Arms non vi è stato alcun reato.

 

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