Cronaca 28 Marzo 2018

Differenziata ed ispettori, due opzioni PD da discutere in Consiglio Comunale

Alessio Ciampini consigliere comunale PD:

“Mi permetto di intervenire in merito alla questione ispettori avendo partecipato ieri alla commissione ovviamente in veste di consigliere del Pd.

Abbiamo discusso le modifiche al “Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati”. In particolare ci siamo concentrati sulla figura dell’ispettore ambientale introducendo alcune modifiche al fine di intensificare le azioni di contrasto alle violazioni in materia di gestione dei rifiuti e stante anche l’introduzione del Porta a porta in tutta la città.

Gli ispettori si occuperanno di molte cose: educazione ambientale mediante azione di sensibilizzazione ed informazione alla cittadinanza; vigilanza e controllo in particolare sulle aree dove sono presenti cassonetti stradali, centri di raccolta ed aree dove si verificano reiterati fenomeni di abbandono dei rifiuti; vigilanza sul sistema di Porta a porta; accertamento delle violazioni e notifiche delle stesse. Riteniamo infatti che il degrado vada combattuto e che non sia più accettabile che i costi dei comportamenti sbagliati di alcuni, ricadano su tutta la collettività.

Abbiamo richiesto, e ci saranno due mozioni in votazione nel Consiglio di domani, due elementi di garanzia.

Il primo, essendo convinti che il sistema di Porta a Porta non sia partito nel migliore dei modi, riguarda il congelamento per un periodo di 60 giorni delle eventuali sanzioni nelle aree di nuova istituzione del sistema di raccolta Porta a Porta. Questo poiché pensiamo che i nostri concittadini debbano avere il tempo di recepire le modalità del nuovo servizio e probabilmente che debbano anche essere apportate migliorie allo stesso.

Il secondo elemento riguarda il soggetto che a nostro avviso deve svolgere questi controlli. Per noi si tratta di Aamps e nella fattispecie dei lavoratori interni per altro già formati per questa mansione. La figura dell’ispettore ambientale è infatti anche un’opportunità per i lavoratori di AAMPS nell’ottica di una forte conoscenza del territorio e delle problematiche connesse. Per questo durante il primo anno chiediamo che sia esclusivamente il personale Aamps a svolgere questa attività e solo alla fine della prima fase di sperimentazione si valuti il coinvolgimento di altri soggetti, a nostro avviso comunque non necessario e non condivisibile.

Detto ciò, sono evidenti a nostro avviso alcuni grandi problemi rimasti insoluti. A partire dalla tariffa puntuale, mai adottata, che rappresenta il giusto meccanismo premiante per chi adotta comportamenti corretti. Chi produce meno rifiuti e collabora ad una gestione efficiente ed ambientalmente corretta dovrebbe vedere ridursi i costi della tariffa. Così come chi ha fatto investimenti privati, ad esempio molti condomini, per attrezzare piccole isole ecologiche, telecamere, recinti etc”.