Dirigenza medica, dalla Regione oltre 6 milioni per il riequilibrio dei fondi contrattuali
FIRENZE – Oltre 6 milioni di euro dalla Regione per il riequilibrio dei fondi contrattuali per la dirigenza medica. Serviranno a finanziare progetti come le prestazioni aggiuntive, e anche ad assumere personale dirigente medico e sanitario per sostituire chi va in pensione. E’ il frutto di un accordo tra la Regione e le organizzazioni sindacali regionali della dirigenza (Anaao Assomed, Cimo Asmd, Aaroi, Cgil Fp Medici, Cisl Medici, Fassid, Anpo-Ascoti-Fials Medici e Fm aderente Uil Fpl). L’accordo è stato presentato oggi in Regione dal presidente Enrico Rossi e dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme ai rappresentanti di tutte le sigle sindacali, e alla presenza di tutti i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie toscane.
“L’anno scorso – ha ricordato il presidente Rossi – abbiamo fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro il tetto imposto da Tremonti, che impediva di fare assunzioni per più dell’1,4% rispetto alla spesa del 2004. Per quello non abbiamo più potuto fare assunzioni. Ma in questi ultimi anni, senza far mancare nulla, anzi usando farmaci innovativi e arrivando anche all’eradicazione dell’epatite C, abbiamo risparmiato sulla spesa farmaceutica, risparmio che ha consentito un risultato importante di risorse per 70-80 milioni di euro. Questo ci ha consentito di assumere impegni, come questo accordo che presentiamo stamani. Non solo. Questi risultati ci consentiranno anche di fare investimenti: nell’arco di tre-quattro anni investiremo un altro miliardo e mezzo in edilizia sanitaria. La sanità poggia su tre gambe: i cittadini, i medici e la buona amministrazione”.
“Con questo accordo – ha sottolineato l’assessore Saccardi – la Regione è andata a supplire l’assenza di determinazioni a livello di governo nazionale. Abbiamo voluto dare un segnale a tante persone che hanno i contratti fermi da tanto tempo, è giusto che le persone siano retribuite per il lavoro che fanno. Tutte queste operazioni che noi stiamo facendo in assenza di risorse, che dovevano arrivare dal governo e invece non sono arrivate, ci hanno consentito di risparmiare: per esempio, sulla farmaceutica. Dal 1° aprile, come abbiamo già annunciato, toglieremo il contributo di 10 euro sulla digitalizzazione, e questo peserà sul bilancio regionale per 18 milioni di euro. Nonostante questo riusciamo a risparmiare”.
La somma necessaria per consentire questa operazione di riequilibrio dei fondi contrattuali è stimata in circa 4.150.000 euro per la dirigenza medica e veterinaria e in circa 615.000 per la dirigenza SPTA (Sanitaria, Professionale, Tecnica e Amministrativa).
A partire dal 2019, queste somme saranno messe a disposizione delle aziende e degli enti del SSR, attraverso budget calcolati sulle base delle consistenze degli organici della dirigenza, utilizzabili in questa fase per la realizzazione dei progetti di attività aggiuntiva.
Questi gli obiettivi che dovranno essere perseguiti, e il cui percorso di attuazione sarà oggettto di specifici approfondimenti con le organizzazioni sindacali:
1) Ulteriori iniziative finalizzate al governo delle liste di attesa
2) Governo della spesa farmaceutica e appropriatezza nell’uso dei farmaci
3) Governo della spesa dei device ed appropriatezza nell’uso degli stessi secondo indicazioni dell’HTA (Health Techonology Assessment) regionale
4) Conseguimento obiettivi sul piano della prescrizione elettronica ed adempimenti LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sul fascicolo sanitario elettronico
5) Sviluppo reti cliniche aziendali e interaziendali.
La Regione si impegna anche a riconoscere alle Aziende sanitarie un ulteriore budget di 1.600.000 euro (da ripartire in base alle consistenze degli organici dirigenziali), finalizzato a dare attuazione alle previsioni della delibera 1200/2016 in materia di mobilità del personale dirigente, medico e sanitario (la delibera traccia le linee di indrizzo su assegnazione, mobilità e incarichi del personale dirigenziale del SSR). Quindi la cifra complessiva messa a disposizione dalla Regione è di 6.365.000 euro.
“E’ stato fatto uno sforzo molto serio – ha detto ancora Rossi – L’assessore, l’Estar e i direttori generali hanno ben lavorato. Con i concorsi fatti potremo garantire il rinnovo e la sostituzione di chi andrà in pensione. Riconfermiamo tutti i 104 primariati”.
“Il governo non ha toccato alcunché sui limiti di assunzione, anzi li ha aggravati con quota 100 – ha commentato Stefania Saccardi – Noi ci siamo impegnati a garantire il turn over di tutte le persone che andranno in pensione con quota 100”.
Sia Rossi che Saccardi hanno sottolineato l’importanza della presenza, stamani, di tutti i direttori generali. Rossi: “Con l’assessore, abbiamo chiesto ai dg di controfirmare questo accordo, perché vogliamo che venga riprodotto nelle aziende. Loro sono qui stamani a garanzia che lo applicheranno nelle aziende”. Saccardi: “Questi accordi saranno attuati nelle aziende e verranno presentati azienda per azienda. E questo segnerà l’attuazione concreta di questi impegni”.