Disabilità: domenica al mare, dall’inferno della coda al paradiso del BAM. Uno stabilimento da 10+ che salva due vite in mare
Giornata incredibile al Bagno degli Americani a Tirrenia
Livorno 12 giugno 2023 – Disabilità: domenica al mare, dall’inferno della coda al paradiso del BAM. Uno stabilimento da 10+ che salva due vite in mare
La lettera.
Buongiorno vi scrivo perchè siete sempre attenti ai problemi della disabilità e per aver letto un vostro articolo che oggi, domenica 11 giugno ci ha salvato la giornata.
Volevamo andare al mare, e purtroppo siamo costretti ad usare l’auto per via di una persona in famiglia con disabilità. Sapevamo che era la prima domenica dopo la fine della scuola e sapevamo anche di trovare la fila per raggiungere la prima spiaggia libera al Calambrone.
Tra sapere di trovare la fila a quello che ci si è presentato davanti – che possiamo definire inferno – c’è molta differenza.
Quando siamo arrivati sul cavalcavia che da via Da Vinci ti immette alla fine della Fi-Pi-Li in direzione Calambrone ci siamo accorti di cosa ci avrebbe atteso, ma ormai era troppo tardi per cambiare strada.
20 minuti sotto il sole solo per riuscire ad immettersi dalla rampa all’ingresso della fine della Fi-Pi-Li.
Durante questa lunga attesa sotto il sole inizialmente ci era venuta l‘idea di rinunciare alla giornata di mare e di rientrare a casa.
Poi però mi è venuto in mente il vostro articolo sul BAM il bagno degli Americani dopo la piazza di Tirrenia con tutti i servizi per disabili e offerti e e che è tra gli 84 stabilimenti balneari in tutta Italia ad aver ricevuto nel 2022 il certificato di accessibilità per persone con disabilità ed inserito nella guida nazionale Heyoka, progetto di Ability Channel, storica testata online dedicata alla disabilità “positiva”.
Riuscito ad entrare sulla fine della Fi-Pi-Li mi dirigo sulla strada libera per l’imbarco delle navi e torno in dietro in direzione Stagno.
Non vi dico quante erano le “scatolette di latta” che vedevo incolonnate su due corsie in direzione Calambrone; poi è arrivato anche un mezzo che con i suoi led luminosi segnalava l’ingorgo. Passati dall’Aurelia e svoltato per Tirrenia abbiamo costeggiato il Camp Derby e siamo arrivati davanti al BAM (ci abbiamo impiegato poco meno del tempo per scendere 50 metri di rampa).
Da qui iniziano le sorprese e poi se avete voglia di continuare a leggere fino alla fine capirete il perchè.
Il cancello del bagno era chiuso, il parcheggio dello stabilimento naturalmente alle 12.30 di domenica era pieno. Davanti a me 4 auto che attendevano di entrare.
Scendo dall’auto e chiedo all’addetto se erano pieni anche tutti i parcheggi per disabili e se eventualmente potevo entrare per raggiungere la spiaggia, far scendere la persona con disabilità e uscire per parcheggiare altrove.
L’addetto molto gentilmente mi fa attendere, chiama alla radio, poi mi dice: C’è un posto libero, sorpassi tutte le auto e venga qui davanti che le apro il cancello. Un miracolo
Parcheggiamo e andiamo in spiaggia una spiaggia gremita di giovani, che al contrario di quello che uno si può immaginare erano bravi; educati; rispettosi; si divertivano e “non rompevano le scatole” al prossimo.
Davanti alla Direzione del Bam c’erano due sedie a rotelle per andare sulla spiaggia e in mare. Il personale in direzione molto gentilmente ci consiglia anche la migliore delle due in base alle nostre esigenze.
Prendiamo la migliore sedia consigliataci per le nostre esigenze e percorriamo la passerella fino a pochi metri dalla riva del mare.
Il bagnino sotto l’ombrellone della sua postazione non so come ha fatto; “o aveva l’orecchio bionico e ci ha sentito arrivare oppure aveva anche gli occhi dietro la testa”. Fatto sta che si alza dalla sdraio, viene da noi e ci aiuta a raggiungere la riva, ad entrare in acqua e ad uscirne.
La gentilezza del bagnino non si è fermata lì, sembrava di vivere in una realtà virtuale. A noi assolutamente non davano noia, siamo al mare ed i bimbi come diciamo noi a Livorno si devono anche divertire… alcuni ragazzi correvano dalla spiaggia per tuffarsi in mare per poi uscire e ricominciare… Bene i ragazzi hanno continuato a fare quello che facevano ma più lontano dalla persona sulla sedia a rotelle; sono stati allontanati con garbo dal bagnino per l’incolumità della persona con disabilità. Chiamatelo eccesso di zelo o normalità, io sommando tutto ho veramente vissuto un sogno.
Oltre a elogiare il personale tutto dello stabilimento BAM (Bagno degli Americani) per come si sono comportati con la mia famiglia, ai bagnini; va inoltre riconosciuta la loro professionalità e competenza nello svolgere quelle che solitamente vengono definite le loro normali funzioni. I bagnini con la loro professionalità hanno salvato due vite a due giovani che si sono sentiti male in contemporanea mentre erano in acqua.
In tempo zero hanno preso le loro tavole di salvataggio, schizzati in mare hanno raggiunto i due giovani, li hanno portati a riva dove hanno prestato loro i primi soccorsi anche con l’uso del defibrillatore in dotazione allo stabilimento in attesa dell’arrivo dei soccorsi allertati dalle molteplici chiamate al 112. I due giovani fortunatamente sono vivi, si sono ripresi e trasportati in ambulanza in ospedale. Per i bagnini oltre alla immensa gratitudine dei parenti e amici dei due giovani salvati è andato un lungo applauso dei bagnanti presenti.
Ecco perchè per me e la mia famiglia questa passata oggi è stata una domenica dall’inferno della coda col rischio di tornare a casa al paradiso di uno stabilimento da 10+ che consiglio caldamente a tutti e non solo a chi ha persone con disabilità.
Un genitore soddisfatto