Discarica Limoncino e denunce ai frontisti archiviate, Rifiuti zero: “stop immediato al progetto”
Livorno 19 ottobre 2022 – Denunciati per i camion fermi a Limoncino, procura chiede archiviazione, Rifiuti zero: “stop immediato al progetto”
La nota del Coordinamento provinciale Rifiuti-Zero Livorno :
“A quanto pare, ben 10 persone sarebbero state denunciate per “interruzione di pubblico servizio” dopo che, nei mesi scorsi, alcuni camion carichi di rifiuti non riuscirono a raggiungere la discarica a Limoncino.
Non ci stupiscono le denunce, visto che fummo proprio noi ad invitare le parti in causa a rivolgersi alla magistratura, a proposito delle gravissime accuse rivolte a mezzo stampa nei confronti del comitato che si oppone al progetto.
Non ci stupisce neanche la richiesta di archiviazione di queste denunce, che la Procura della Repubblica avrebbe formulato, visto che le informazioni che siamo riusciti a raccogliere attraverso i media locali e la documentazione esibita dal comitato sembrano escludere qualsiasi ipotesi di interruzione di pubblico servizio:
– non ci risulta alcun servizio di “pubblica utilità” della discarica a Limoncino, dato che l’impianto, totalmente privato. Non è presente in nessun atto di pianificazione o programmazione delle pubbliche amministrazioni per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e non ci risulta in alcun modo convenzionato con le stesse per lo smaltimento dei rifiuti;
non appare possibile escludere l’efficacia delle sentenze esecutive a favore del comitato no-discarica, che hanno negato il transito dei camion in base alla necessità di tutelare l’incolumità e l’integrità fisica delle persone;
ci risulta da notizie di stampa che lo scorso anno l’attuale azienda che gestisce l’impianto presentò una richiesta di risarcimento danni per i blocchi stradali del comitato no-discarica, ma; la magistratura avrebbe negato il pagamento di qualsiasi risarcimento, proprio in base al divieto di transito vigente;
i mezzi di comunicazione hanno riportato che le forze dell’ordine, chiamate sul posto ogni volta che si presentava un camion all’imbocco della strada, non avrebbero proceduto a prendere alcun provvedimento nei confronti del comitato, limitandosi ad aiutare invece i camion a fare manovra per tornarsene indietro.
Quello che invece ci stupisce è che le istituzioni non abbiano ancora voluto trovare una via d’uscita per questa vicenda
Vicenda venutasi a creare proprio per colpa loro, che si permisero di autorizzare l’apertura di una discarica nel bel mezzo dei boschi delle colline livornesi; in una zona altamente critica dal punto di vista idrogeologico e priva di una viabilità di accesso pubblica, come riconosciuto successivamente dai giudici.
Una follia che incredibilmente viene mantenuta in vita dalle amministrazioni pubbliche, che lasciano soli i cittadini in balia di vicende processuali a nostro avviso surreali, perché nonostante una serie ultradecennale di provvedimenti giudiziari a loro favore, continuano ad essere bersagliati da denunce e procedimenti che mettono a dura prova la loro resistenza.
Per unanime indirizzo giurisprudenziale e normativo, una discarica semplicemente non può esistere se priva di viabilità di accesso. Figuriamoci poi se inserita in un contesto territoriale di pregio naturalistico ed interessato a frane e smottamenti.
Regione e Comune devono far cessare subito questo incubo, respingendo definitivamente il progetto”.