Sindacati 2 Agosto 2017

Disoccupazione, il nodo della “mobilità”

La Cgil e il segretario generale Zannotti si stanno mobilitando per includere tutti i lavoratori ed eliminare le disuguaglianze del nuovo regolamento governativo

C’è un increscioso problema burocratico, emerso ufficialmente alla fine del mese, e che potrebbe mettere in forse la prosecuzione del trattamento di mobilità per moltissimi lavoratori livornesi, tra i quali anche quelli di Vertenza Livorno.

Su questo sta lavorando il segretario generale della Cgil Fabrizio Zannotti, il quale ha attivato l’assessore Grieco, i parlamentari regionali e nazionali e le altre istituzioni.

La questione è molto tecnica e verte sull’interpretazione di un decreto e di una circolare, ma può portare dalla precarietà all’indigenza molte persone, punendo paradossalmente chi si è dato più da fare.

Il 26 giugno scorso è entrata in vigore una norma retroattiva al primo gennaio, la quale penalizza i lavoratori in mobilità in deroga che hanno lavorato anche un solo giorno: per loro, allo stato dell’interpretazione, non ci può essere la mobilità straordinaria, perché per averla avrebbero dovuto avere continuità nella prestazione (ciòe non aver lavorato). I lavoratori che si sono dati da fare la vanno a perdere, mentre quelli che non hanno mai lavorato in quel periodo la avrebbero. Questo trattamento discriminatorio (sulla pelle delle famiglie) è particolarmente ingiusto perché deriva da una legge retroattiva e quindi chi ha lavorato non poteva sapere delle conseguenze che avrebbe avuto la loro buona volontà o fortuna.

Non solo:la mobilità in deroga relativa ai 3 mesi per l’anno 2016  (retroattiva al ottobre 2015), percepita solamente nell’anno 2017, non si estende a chi spettava la mobilità in deroga pervista per l’anno 2016.

Il risultato è quindi una doppia discriminazione tanto che il sindacato Cgil ha scritto a tutti coloro cui poteva rivolgersi perché facciano pressione per eliminare l’ingiustizia.

Quella che segue è la lettera che Zannotti ha inviato ai parlamentari della provincia di Livorno, al presidente della Regione Toscana, al prefetto di livorno, ai sindaci della provincia e ai consiglieri regionali. La lettera è datata 28 luglio, ma qualcuno ha già risposto: Gianni Anselmi e Francesco Gazzetti. Venerdì prossimo Zannotti ne informerà il sottosegretario Silvia Velo poco prima dell’incontro alla festa dell’Unità sul tema porto moderato da Antonio Fulvi.

 

“La Segreteria Confederale della CGIL Provincia di Livorno, in relazione all’incontro  svolto con la Regione Toscana in data 20/7/2017, alla lettera inviata alla Regione Toscana in data 26/7/2017, alla risposta ricevuta dalla Regione Toscana in data 26/07/2017, sul tema degli ammortizzatori sociali derivanti della la normativa “Trattamento di mobilità in deroga per i lavoratori che operino in un’area di crisi industriale complessa riconosciuta ai sensi  dell’art. 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. Art. 53-ter del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.”e della Circolare n°13 del 27/6/2017 del Ministro del Lavoro  e delle Politiche Sociali , esprime forti preoccupazioni sul clima che si verrà a creare sul territorio in relazione sui criteri di applicazione della norma stessa che potrebbero sfociare in tensioni sociali e ad iniziative di disperazione da parte dei disoccupati senza reddito che si trovassero discriminati dalla norma stessa.A disposizioni per un incontro finalizzato ad approfondire l’argomento e certi di un vostro riscontro porgiamo distinti saluti”. Il Segretario Generale Fabrizio Zannotti