Divani Chesterfield, la scelta ideale per soggiorno e ufficio
Tra il XVII e il XVIII secolo, il Conte di Chesterfield, in Inghilterra, commissionò a un artigiano londinese un divano basso e morbidamente imbottito, ispirato ai sedili delle carrozze dell’epoca. Chiese che il materiale principale fosse il cuoio, facilmente lavabile e molto più resistente della pelle, oltre che ottimo perché consentiva di sedersi senza stropicciare i vestiti. Inoltre, al fine di renderlo più comodo, volle che fosse dotato di due braccioli altrettanto morbidi e avvolgenti, che assunsero la tipica forma a corna d’ariete.
Ad oggi, l’idea dietro alla realizzazione di questi divani è rimasta pressoché immutata e la struttura degli eleganti ed esclusivi Chesterfield è realizzata interamente in legno che, anche se nascosto, ne garantisce la solidità. Comprare una seduta di questo tipo significa conferire carattere e charme a qualsiasi salotto o ufficio. Attualmente, è possibile effettuare l’acquisto di questo complemento d’arrendo anche in rete, sui portali ufficiali delle principali aziende produttrici, come per esempio quello di Vama Divani: infatti, qui puoi comprare divani chesterfield di diverse tipologie, realizzate persino su misura.
Se esteriormente è possibile abbinare colori e misure alle proprie esigenze, internamente la struttura portante viene completamente rifinita e assemblata a mano, con legni massello di abete; su richiesta, le cinghie di iuta e le molle in acciaio vengono rigorosamente rilegate a mano, come avveniva nei laboratori artigiani di una volta, mentre il poliuretano espanso e la gommapiuma conferiscono la giusta morbidezza all’intero divano.
Una delle note caratteristiche di un divano Chesterfield, poi, è la lavorazione cosiddetta capitonné. Si tratta di una serie di cuciture a rete che s’incontrano in file di bottoni, in una forma tipica che ne esalta l’estrema comodità. Tali bottoni, mediante esplicita richiesta, possono essere classici o persino in Swarovski, per illuminare l’ambiente tramite il divano. Questa lavorazione si riscontra soprattutto sullo schienale e, occasionalmente, nella parte bassa della struttura, mentre i cuscini rimangono lisci per non appesantire la figura e per risultare anche più comodi.
Per quanto concerne l’assetto esteriore, a seconda che si trovi in un soggiorno o in un ufficio di classe, il divano può presentare due, tre posti o essere persino angolare e avere la forma di una chaise longue, con un bracciolo unico e lo schienale “in discesa” come le classiche dormeuse su cui riposare. La forma complessiva può essere più avvolgente, come nei modelli più compatti o imponente, con schienali alti e importanti. I braccioli, invece, sono sempre rigorosamente ripiegati, a emulare le corna di un ariete, segno iconico di virilità nei secoli scorsi e abbellimento imprescindibile ai giorni nostri. La curva può essere più o meno accentuata e anche lo spessore è variabile.
Il legno sottostante costituisce anche i piedi del divano, che si presentano semplicemente squadrati oppure ondulati, a seguire le linee morbide dell’imbottitura. Quest’ultima tendenza richiama un altro stile inglese, a metà strada tra il Gotico e il Rococò, ovvero il Chippendale: è lo stesso che è possibile ritrovare nelle curvature ai lati dello schienale e, spesso, alla base dei braccioli.
I colori di un divano Chesterfield sono, solitamente, molto sobri e adatti ad ambienti di alta classe: dal rosso scuro tendente al marrone, beige o verde carico, ma non mancano il neutro bianco o il rosso acceso per interpretare il classico in chiave più moderna. Ovviamente, a seconda del contesto e del tipo di architettura che li ospita, si può osare con modelli dal sapore estremamente antico o con altri maggiormente contemporanei. L’importante è ricordare che non si tratta solo di un bel divano, ma di un vero e proprio simbolo di stile e design che va posto in evidenza per valorizzare l’arredamento dell’ambiente nel suo insieme.