Eventi 19 Settembre 2023

Domani a villa Fabbricotti la presentazione di “David”, la nuova opera di Giampaolo Conti

Livorno 19 settembre 2023

L’Associazione Lavoratori Polizia Municipale Livorno, presenta alla cittadinanza la nuova opera su tela dell’artista e socio Giampaolo Conti

L’opera  intitolata “David” eroe biblico tra antico e moderno, sarà presentata al pubblico domani, mercoledì 20 settembre alle ore 17. 00 presso la sala conferenze della villa Fabbricotti

L’associazione ringrazia l’Ufficio Biblioteche e Musei del Comune di Livorno per la gentile concessione della sala

L’artista Giampaolo Conti

 

Giampaolo Conti nasce a Livorno nel 1960 e fin da piccolo segue con passione la pittura e l’arte e vi si dedica frequentando alcuni studi di pittori dell’epoca post-macchiaioli e non.

La ricerca e lo studio prosegue ininterrottamente fino al 2007 quando decide di esporre in una personale a Livorno le sue opere.

Lo stile, molto per lo più figurativo, è basato sull’ elaborazione quasi ossessiva della luce, che dà plasticità e forma alle figure ed ai corpi umani.

Espone le sue opere ad alcune mostre tra le quali:

Mostra “RacConti” Fortezza Vecchia – Livorno nov/dic 2007

La Mostra “Momenti” Bottega del Caffè – Livorno marzo 2009

Mostra collettiva “Confronti” Bottega del Caffè – Livorno aprile 2009

La  Mostra collettiva “Fuori dal Giro” Palazzo Minucci Solaini–Volterra mag/giu 2010

Opera esposta “Duello Rusticano” presso la sala Cerimonie del Comune di Livorno per il periodo delle celebrazioni del Festival Mascagnano – estate 2021

“Tensione”, opera in esposizione digitale presso la “Steiner Gallery” di Vienna luglio/agosto 2023.

  Leggiamo allora dalle parole dell’artista le sue sensazioni:

“La pittura è dentro di me, c’è sempre stata, potente, luminosa, fin da piccolo.

Dipingere è sempre stato la mia ossessione, il mio scopo, e durante i primi anni di attività cercavo qualcosa di nuovo che piacesse a chi guardasse.

Non ero mai soddisfatto. Poi un giorno qualcosa è cambiato, ed ho cominciato a dipingere come
mi andava, senza curarmi se agli altri piacesse o se ne capissero il significato

Da quel momento, durante l’esecuzione, ho cominciato a vivere il quadro in modo diverso, come in un viaggio in un’altra dimensione.

Quando dipingo, mi estraneo dalla realtà, diventa un desiderio che mi spinge a fare quello e solo quello, e tutto ruota intorno al gesto.

Mi piacciono le persone. Sono quelle che mi attraggono di più, nel bene e nel male. Cerco di non limitarmi al guscio esterno, per quello esistono le fotografie, ma di carpire la loro interiorità”.

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