Domani Storie di migranti con Tareke Brhane al Thisintegra Coffee Shop
Livorno 10 febbraio 2020 – Il gruppo “Sulla stessa barca “, in collaborazione con l’Associazione Alberto Ablondi promuove domani, martedì 11 febbraio 2020 alle ore 21 presso il Thisintegra Coffee Shop in via Ganucci 3, Livorno l’incontro Storie migranti con Tareke Brhane
Nato in Eritrea, ha lasciato il suo paese, con una decisione non facile, perché era impossibile rimanere lì: il servizio militare era a vita e i soprusi e le intimidazioni infinite.
Ha vissuto per quattro anni tra il Sudan e la Libia, è stato incarcerato nelle prigioni di Gheddafi, ha attraversato il Mediterraneo ed è stato respinto più volte. Alle fine del 2005 è riuscito ad approdare in Sicilia. Poco dopo l’arrivo, mentre la sua domanda di asilo veniva vagliata, ha lavorato per un anno in condizioni estreme come lavapiatti negli alberghi e ha raccolto ortaggi nelle campagne agrigentine. Nel 2007 la svolta: “L’ong Medici senza frontiere mi ha chiesto di fare il mediatore culturale sia durante gli sbarchi al porto, sia tra chi raccoglieva pomodori e patate, supportando l’equipe medica”. L’anno dopo, un’altra ong, Save the children, gli ha chiesto di collaborare al progetto Praesidium, nell’assistenza ai minori sbarcati, “lavoro che ho svolto dal 2008 al 2012”.
Dopo la tremenda strage del 30 ottobre 2013 in cui hanno perso la vita 368 migranti, tra cui molti suoi connazionali, ha fondato, insieme ad altri volontari il Comitato 3 ottobre, che da allora esercita pressione sulle autorità per migliorare le leggi vigenti sull’accoglienza.
Nel 2014 ha vinto la medaglia per l’attivismo sociale al Summit dei Premi Nobel per la Pace. Nel 2015 ha ottenuto la cittadinanza italiana
Storie migranti: con questo titolo vogliamo segnalare la esigenza di conoscere le tante, differenti storie per scongiurare il pericolo di “Raccontare un’unica storia”. «Molte storie sono importanti. Le storie sono state usate per espropriare e per diffamare. Ma le storie si possono usare anche per dare forza e umanizzare. Le storie possono spezzare la dignità di un popolo. Ma le storie possono anche riparare quella dignità spezzata»