Don Backy presenta il suo libro alla Feltrinelli (Foto)
Il cantante di Santa Croce, una delle icone degli anni Sessanta, ieri a Livorno con la sua nuova opera
Tanto pubblico e interesse per Aldo Caponi, in arte Don Backy, ieri alla Feltrinelli per presentare il libro “Io che miro il tondo.”
Questa una delle definizioni del suo lavoro: “Che cos’è questo libro? Un romanzo? Una storia d’amore? La favola dell’amicizia? Un sogno? Senza dubbio una delle cose più anomale e inclassificabili che siano mai state scritte in Italia. Seguendo i suoi idoli Calvino e Céline, uno dei più noti cantautori di sempre mandò nel 1967 il suo scritto a Feltrinelli, che lo accolse sulle prime con scetticismo. Lo lesse Giangiacomo, il fondatore, e disse: «Fantastico. Lo pubblichiamo così com’è… senza cambiare una virgola…». All’uscita del volume L’Espresso, parlò di «pessimismo lucido e totale, evocato da uno stile dai tratti céliniani». Enrico Filippine lo paragonò a Capriccio Italiano di Edoardo Sanguineti. Con quella che oggi, cinquant’anni dopo, propone finalmente come la «sua» edizione, Don Backy torna sulla sua creatura e definendola nel modo in cui avrebbe voluto farlo allora“.