Droga, bullismo e gioco d’azzardo, i dati Espad sui giovani livornesi
Stili di vita dei giovani livornesi. I dati 2019 dello studio Espad
Rapporto_ESPAD_LIVORNO Livorno 28 febbraio 2021
La fotografia della popolazione studentesca livornese, il quadro della situazione fotografato da Espad
I dati analizzati, in estrema sintesi, descrivono per la popolazione studentesca livornese:
un sostanziale allineamento alla situazione regionale e nazionale per quanto riguarda il consumo di sostanze psicoattive legali, con la sola evidenza di una maggiore rilevanza negli eccessi alcolici.
Si rileva invece una maggiore prevalenza, rispetto al quadro toscano e italiano, nel:
consumo delle sostanze psicoattive illegali nella vita
Nell’ultimo anno e nell’ultimo mese: la cannabis è la sostanza maggiormente consumata, con una percentuale del 29% di utilizzatori assidui.
Per quanto riguarda gli psicofarmaci senza prescrizione medica è utile rilevare che i più diffusi tra gli utilizzatori sono quelli per dormire e rilassarsi:
l’11% li ha utilizzati almeno una volta nella vita.
Lo studio ha inoltre evidenziato per il gioco d’azzardo, rispetto ai dati regionali e nazionali:
una percentuale maggiore sia di studenti che hanno giocato almeno una volta nel corso della propria vita che nel corso dell’ultimo anno.
La prevalenza osservata di gioco problematico tra gli studenti livornesi si attesta al 5,6%, valore più elevato a confronto con la media nazionale e con il dato toscano.
Tra gli studenti si registrano prevalenze più elevate rispetto alle coetanee (maschi 9,1%; femmine 2,1%).
Il 42% dei giocatori d’azzardo si reca per giocare presso bar/tabacchi/ricevitorie, soprattutto le studentesse, mentre il 40% gioca in sale scommesse, soprattutto i ragazzi, senza alcuna differenza in base all’età.
Altro dato interessante riguarda la vicinanza dei luoghi di gioco all’abitazione e alla scuola:
per il 42% degli studenti il luogo più vicino dove poter giocare d’azzardo si trova a meno di 5 minuti a piedi dalla propria abitazione; mentre il 44% può recarsi in un luogo di gioco in meno di 5 minuti dalla propria scuola.
La quasi totalità degli studenti livornesi possiede almeno un dispositivo informatico per l’accesso ad internet, con forte prevalenza dello smartphone (98%):
il 14% del campione, soprattutto le ragazze, è connesso per l’intera giornata e l’uso prevalente è legato a chat e social.
Il test di screening che rileva la problematicità dell’uso di Internet (SPIUT) mette in luce una quota di utilizzatori a rischio pari al 9,7%.
Tra gli studenti con profilo a rischio si riscontra una maggior familiarità con problematiche inerenti al cyberbullismo.
Il fenomeno del gaming è maggiormente diffuso tra i ragazzi con un 11% di giocatori che spendono più di 50 euro all’anno per acquisto o aggiornamento dei videogame.
I risultati del presente studio ci offrono non solo una fotografia approfondita della diffusione dei comportamenti a rischio sul territorio in una popolazione sensibile come quella adolescente, ma forniscono anche un supporto empirico volto a favorire risposte di policy e salute pubblica efficaci.