Droga nascosta nelle scarpe e 2000 euro in un armadio. Nei guai un tunisino
Nel corso di un’operazione finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, nella giornata di ieri, 30.10.2017, alle ore 18 circa, in via Ginori, gli operatori della Sezione Antidroga della locale Squadra Mobile, notavano la presenza di un uomo tale J.I nato in Tunisia nel 1981, si incontrava con un livornese del 1972. Dopo un brevissimo saluto, l’italiano veniva visto consegnare del denaro, verosimilmente una banconota da 20,00 €, a J.I.
Quest’ultimo, dopo essersi guardato attorno, consegnava anch’egli qualcosa “di piccolo” nelle mani del livornese che riponeva immediatamente nella tasca del giacchetto indossato e si allontanava mentre l’altro saliva in sella ad uno scooter e partiva in direzione via Magenta.
Immediatamente fermato, alla richiesta degli operatori della Polizia di Stato, estraeva, dalla tasca destra del suo giacchetto un involucro termosaldato contenete polvere bianca che, dai successivi accertamenti esperiti presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica, risultava essere sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso 0,44 gr. lordi.
Contemporaneamente, altri operatori della Squadra Mobile, rimasti a “vista” dello straniero, provvedevano a fermarlo e, nella flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, procedevano alla sua perquisizione personale.
L’uomo veniva trovato inizialmente in possesso di un telefono, nonché la somma di 60,00 € suddivise in tre (3) banconote da 20,00 €; un mazzo di chiavi relative al suo motoscooter, un HONDA SH, posteggiato in via Ginori, e le chiavi dell’abitazione ove risiede.
In seguito l’uomo veniva invitato a seguire gli operatori presso la sua residenza, p.zza della Vittoria, dove all’interno di una scarpa ginnica riposta dentro ad una scarpiera a muro collocata nell’ingresso, veniva rinvenuto un involucro delle dimensioni di una pallina da tennis, contenete polvere bianca che, dai successivi accertamenti eseguiti presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica, risultava essere sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo lordo di gr. 56,00.
Nell’armadio della camera da letto all’interno della tasca di un suo giubbotto, veniva rinvenuta la somma di € 2000,00 suddivisa in banconote di vario taglio e un altro telefono cellulare in uso al soggetto un Samsung S7 EDGE di colore nero.
Ai sensi dell’art. 354 C.P.P., la sostanza stupefacente del tipo cocaina (56,00 grammi lordi), i due telefoni cellulari ritenuti i mezzi con i quali il tunisino contattava gli acquirenti al fine di porre in essere l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti ed il denaro rinvenuto, € 2060,00 (60,00 € reperite nella perquisizione personale e 2000,00 nella perquisizione domiciliare) ritenuto il provento dell’attività illecita, veniva tutto sequestrato per essere messo a disposizione della competente A.G..
Dei fatti occorsi, veniva avvisato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso Tribunale di Livorno, il quale disponeva la traduzione dell’arrestato presso la locale Casa Circondariale di Livorno.